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Il Galatasaray si gode Osimhen, Marca racconta “il ritorno della bestia”

Il viceallenatore spagnolo della squadra turca: “Era da molto tempo che non vedevo un giocatore che condizionava così tanto l’avversario”

Il Galatasaray si gode Osimhen, Marca racconta “il ritorno della bestia”
Galatasaray's Nigerian forward #45 Victor Osimhen celebrates after scoring a goal during the UEFA Europa League, League phase - Matchday 4, football match between Galatasaray and Tottenham at the Ali Sami Yen Spor Kompleksi in Istanbul on November 7, 2024. KEMAL ASLAN / AFP

“Con quei soldi si può comprare solo una gamba di Osimhen. L’anno prossimo offriranno 500 milioni e probabilmente valuteremo la loro offerta, ma ripeto: forse”. Questa sparata quanto si è ritorta contro Aurelio de Laurentiis. Intanto Osimhen è tornato, anzi – come scrive Marca – “è tornata la bestia”.

Il giornale spagnolo riepiloga tutta la crisi napoletana di Osimhen, e il trasferimento last minute in Turchia.

“Victor si è trovato nella situazione che, se avesse continuato a Napoli, sarebbe rimasto ad allenarsi da solo e senza giocare” ricorda Ismael García a Marca. L’allenatore spagnolo è il braccio destro di Okan Buruk al Galatasaray, e ha vissuto in prima persona il suo arrivo: “Lo ricordo perfettamente . Prima di giocare contro l’Adana (31 agosto) ci hanno parlato della possibilità e, rientrando in aeroporto, poco prima di decollare, l’allenatore ha avuto una videochiamata con Osimhen. Da lì si è chiuso tutto molto velocemente”.

“Eravamo una delle poche squadre che offriva la possibilità di lottare per i titoli e giocare nelle competizioni europee. Inoltre, Victor apprezza anche il fatto che a Istanbul il calcio si vive al 100%. Come a Napoli”.

“Di Osimhen mi ha sorpreso l’umiltà che ha dimostrato nell’adattarsi ad un club che, prima del suo arrivo, aveva già figure importanti come Icardi, Muslera, Mertens…”.

Scrive Marca: “il suo acquisto lascia pochi dubbi. Partecipa a un goal ogni 53,75 minuti. La Bestia è tornata”.

Era da molto tempo che non vedevo un giocatore che condizionava così tanto l’avversario. Attira l’attenzione di tutta la linea difensiva, non solo dei suoi marcatori. Anche così, è capace di generare azioni da solo. E lui ha una capacità atletica difficile da vedere nel calcio mondiale. Non è facile trovare un giocatore che combini la sua altezza, la sua velocità e il suo livello di coordinazione “, sottolinea il tecnico.

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