Gli azzurri hanno avuto il dominio del gioco e del palleggio. Sono ormai due mesi che la squadra di Conte è in testa al campionato
Il Napoli ha mantenuto la calma ed è stato premiato
Con la pazienza, con il palleggio e con la forza di Big Rom e la giocata del capitano. Il Napoli batte la Roma e mantiene il primato davanti al gruppone delle seconde. Davanti al muro giallorosso gli azzurri hanno mantenuto la calma per trovare lo spiraglio giusto fino alla giocata decisiva a inizio secondo tempo. La vittoria permette di rilanciare il proprio ruolo di lepre nel gruppo di testa.
Nel primo tempo il Napoli inizia con veemenza e dopo poco più di un minuto Kvara butta fuori di testa solo in area piccola. La Roma ci prova con un tiro fuori di Pellegrini mentre Lukaku di tacco dà a McTominay che sbilanciato tira fuori, fa lo stesso Politano poco dopo. Gli azzurri hanno il dominio del gioco e del palleggio. Ci provano in mischia e con tiri che peccano sempre di precisione. N’Dicka viene ammonito dopo aver cinturato big Rom e Massa non vede una gomitata di Pellegrini sul georgiano. Al Napoli manca il guizzo decisivo per una prima fazione dominata ma il muro giallorosso ha retto.
Nella ripresa Ranieri rafforza la difesa portandola a 5 con Hummels e mettendo Baldanzi accanto a Dovbik. Il copione resta identico con il possesso palla del Napoli che tenta di trovare varchi davanti al muro giallorosso. All’8° gli azzurri trovano il vantaggio con una giocata di Di Lorenzo che sfonda a destra e serve Lukaku che di forza spinge la palla in rete. Il Napoli poi arretra il baricentro rischiando su Baldanzi ma soprattutto su Cristante che colpisce la traversa su un colpo di testa a due passi da Meret. Poi con Mazzocchi e Folorunsho oltre a Neres al posto di Kvara il Napoli riesce a gestire gli assalti romanisti e portare a casa questa importante vittoria.
Il Napoli si è ritrovato in casa molto meglio rispetto all’ultima gara contro l’Atalanta. Certo, la Roma non aveva le ali capaci di far male in contropiede ma Lobotka in regia fa girare meglio la squadra. In attacco manca spesso la precisione o l’ultimo tocco, su questo bisogna lavorare ma è stato fondamentale sbloccare Lukaku in casa dopo quasi due mesi. Il primo posto è ancora azzurro, a dicembre c’è la possibilità di difenderlo.