Su Crc: «A livello professionale per me rappresenta un punto di riferimento essenziale. Per lui mi butterei nel fuoco, lo rispetto e gli voglio davvero bene»
Su Crc, radio partner della Ssc Napoli, è intervenuto in esclusiva il personal trainer ed educatore alimentare del Napoli, Tiberio Ancora, per parlare del lavoro che viene svolto quotidianamente con la squadra e di Conte
«Conte? Vi racconto un aneddoto. L’ultima partita di Antonio Conte con il Lecce la giocava contro il Messina, in cui giocavo io. Successivamente lui andò alla Juventus. Siamo sempre stati amici, ma non ci siamo mai frequentati. Quando ho iniziato l’attività di personal trainer ed educatore alimentare, lui è stato sempre attento ai miei passaggi. Un giorno mi incontrò al mare, 18 anni fa, e mi propose di collaborare con lui: all’epoca era una visione sconosciuta quella del mio ruolo all’interno di una squadra.
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A livello professionale per me rappresenta un punto di riferimento essenziale, perché la sua cura dei dettagli e la sua maniacalità nel portare avanti questi discorsi, lo rendono uno dei migliori allenatori al mondo. Riesce ad avere una visione, a cui gli altri arrivano sempre dopo: questa è una caratteristica che lo rende unico. A livello umano gli sono molto legato, è una persona estremamente umile, disponibile, simpatica: fuori dai riflettori del calcio ti accorgi di quanto sia cordiale, socievole e spassoso. Per lui mi butterei nel fuoco, lo rispetto e gli voglio davvero bene. Ha la mia massima considerazione sia sotto il profilo professionale che umano».