Finisce 4-2 la sfida al Mestalla contro il Real Betis, ma a vincere è sopratutto la solidarietà. Il club ha voluto ringraziare anche il Real Madrid.
Il Valencia è tornato in campo per la prima volta dopo la terribile alluvione che ha colpito la città tra fine ottobre e inizio novembre. La formazione di mister Baraja è scesa in campo davanti al proprio pubblico al Mestalla contro il Real Betis, vincendo per 4-2. Ma il grande evento della giornata è stata la splendida coreografia dello stadio, solidale con le vittime e con le persone colpite dalla calamità. Gli spalti si sono tinti del colore della bandiera della comunità autonoma di Valencia, e sulle tribune campeggia la scritta “Amunt Valencians“ (Forza valenziani)
Queremos agradecer también al @realmadrid la cesión de la Senyera que hoy ha formado parte de los actos de homenaje vividos en Mestalla como símbolo de unión en esta situación.
UNITS COM SEMPRE pic.twitter.com/Dwn6JJkDwp
— Valencia CF (@valenciacf) November 23, 2024
Dopo 25 giorni lontano dal loro stadio, la squadra ‘che’ è tornata in campo a Mestalla per una giornata ricca di emozioni e con uno stadio gremito. Circa 400 membri di alcune delle 75 aree colpite dalla DANA hanno potuto assistere, grazie ai bus forniti dal club.
Mentre i tifosi prendevano posto, le note di ‘Mi tierra’ di Nino Bravo riempivano l’aria, mentre le tribune erano decorate con bandiere e magliette nei colori della Comunità Valenciana. La commemorazione è iniziata con un video che ricordava gli aventi, mentre una gigantesca ‘senyera’ è stata srotolata al centro del campo, prestata dal Real Madrid.
Il club ha anche voluto ringraziare il Real Madrid che ha donato della Senyera, che oggi ha fatto parte degli eventi tributo tenutisi al Mestalla come simbolo di unità in questa situazione.
Leggi anche: Valencia, le testimonianze dei calciatori: «Come un horror, la gente intrappolata. Sembrava una guerra»
Applausi sono scoppiati dalla folla prima che 80 volontari e rappresentanti di undici scuole di calcio locali, legate con il club e colpite dalla DANA, scendessero in campo, il tutto sulle note di ‘Voces de Valencia’, eseguito da Rei Ortolá accompagnato da chitarra e violoncello.
I 22 giocatori e gli arbitri indossavano un grande braccialetto nero, che hanno posato sul terreno di gioco in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita. Successivamente, è stata suonata l’inno della Comunità Valenciana, con il tabalet e la dolçaina, mentre i tifosi osservavano un momento di silenzio, che è stato infine interrotto da una scrosciante ovazione.