La Fifa ha sovrastimato gli introiti previsti, e trovare i fondi per pagare tutto sta diventando un’impresa. Infantino ha legato la sua eredità a questo torneo
“La prossima estate gli Stati Uniti ospiteranno un evento che potrebbe segnare l’eredità del presidente della Fifa, Gianni Infantino”, scrive il New York Times. L’ormai famigerato Mondiale a 32 squadre. Un baraccone il cui destino è ancora in bilico per evidenti problemi finanziari: la vendita dei diritti tv è in alto mare e trovare i fondi necessari a pagare i grandi club pare al momento un impresa.
Il Nyt tira le fila del ragionamento e scrive giustamente che Infantino ci si sta giocando la carriera: “E’ l’innovazione più rappresentativa di Infantino, una competizione a cui è così legato che il suo nome compare sul trofeo del campionato appena creato non una ma ben due volte”.
“La sua ambizione è quella di creare un torneo quadriennale per club che diventerà uno degli eventi sportivi di punta e che durerà a lungo dopo che avrà lasciato l’incarico. Ma nonostante le grandi speranze di Infantino, non c’è garanzia che il torneo sarà un successo. Ostacoli e passi falsi hanno rovinato il cammino verso la prima partita, e un’enorme incertezza sul suo finanziamento continua, anche se il sorteggio è previsto per il 5 dicembre a Miami”.
Segue riassunto di tutti i problemi, dalle leghe nazionali in rivolta ai paventati scioperi dei giocatori. Ovviamente è l’economia il problema, il modello di business.
“La Fifa deve bilanciare le esigenze e le richieste di queste squadre europee di vertice con i concorrenti di regioni calcistiche meno note come il Medio Oriente e l’Africa, assicurandosi che i pagamenti riflettano sia la statura delle squadre sia la promessa che il torneo sia meritocratico e veramente globale. Circa il 10 percento delle entrate del torneo deve essere utilizzato per i cosiddetti pagamenti di solidarietà per i membri della Fifa e i club non partecipanti. La pressione sui costi derivante dalle richieste di premi in denaro dei club è indipendente dalla quantità di denaro necessaria per organizzare un evento di livello mondiale della durata di un mese negli Stati Uniti, che la Fifa aveva inizialmente stimato in 1,2 miliardi di dollari”.
“Negli aggiornamenti più recenti, i funzionari hanno affermato di aver previsto un budget per risparmi sui costi che avrebbero ridotto la spesa tra 1 miliardo e 800 milioni di dollari, lasciando una proiezione di almeno 1 miliardo di dollari di reddito netto, denaro che potrebbe essere utilizzato per pagare i club partecipanti”.
“Ma tale profitto presuppone che la Fifa raggiunga obiettivi commerciali che sfidano le aspettative della maggior parte degli analisti e degli esperti del settore. La Fifa ha detto agli azionisti che la Coppa del Mondo per club genererà 800 milioni di dollari in diritti mediatici e tra 1 e 1,2 miliardi di dollari in vendite di partnership e sponsorizzazioni, fino a quattro volte le stime. Tuttavia, diversi esperti che hanno collaborato con la Fifa o hanno acquistato i diritti dall’organizzazione hanno stimato che l’intera competizione, compresi i diritti commerciali e di trasmissione, valesse una cifra compresa tra i 500 e i 700 milioni di dollari”.