A Repubblica: «L’Italia non è favorita, è molto favorita a Malaga. Però sarà la Davis di Nadal, ci sarà un’atmosfera speciale per il suo addio»
Repubblica intervista Ivan Ljubicic in merito alle Finals di tennis, al via oggi con Sinner contro de Minaur. Ljubicic conosce bene il torneo, lo ha giocato, lo ha vissuto da manager e da commentatore tecnico tv.
Non solo Sinner: «L’Italia non è favorita, è molto favorita a Malaga»
Jannik Sinner si presenta alle Finals da grande favorito. La pressione può condizionarlo?
«No, Sinner ha una forza mentale pazzesca e lo ha già dimostrato anche nel momento più difficile della stagione, il caso doping. È rimasto sempre sul suo tennis e ha vinto come se non stesse succedendo nulla. È abituato ormai alla pressione,
è la sua vita».
Chi lo può battere, più Zverev o più Alcaraz?
«Premessa: qui giocano i migliori otto del mondo, non è scontato vincere le partite. Però in questo momento Jannik è il più forte. Tra Zverev e Alcaraz io dico Zverev nei tornei indoor. Su campi così Alcaraz fa più fatica a trovare le sue soluzioni, i top spin estremi e le smorzate pagano meno, guardate dove ha vinto quest’anno gli Slam, sulle due superfici naturali, la terra e l’erba».
Torniamo a Sinner. Lei prima ha accennato al doping. Che cosa significa giocare con la spada di Damocle di una possibile squalifica sulla testa?
«La cosa più impressionante è come lui sia riuscito e stia riuscendo a dare il massimo pur avendo questo peso addosso, mentalmente è unico».
Dopo le Finals la Coppa Davis a Malaga. L’Italia farà il bis?
«Non è favorita, è molto favorita: ha il numero uno al mondo, una coppia di doppio qualificata per le Finals… Però sarà soprattutto la Davis di Rafa Nadal: è il suo addio al tennis, ci sarà un’atmosfera speciale».