In conferenza: «Noi come mentalità dobbiamo dimostrare che siamo un bel gruppo. Ma se non si fa risultato a Verona non abbiamo fatto niente»
Ivan Juric, allenatore della Roma, torna in conferenza stampa dopo la vittoria per 1 a 0 contro il Torino. Per la Roma è un momento complicato e domani c’è la sfida contro il Verona. Le parole del mister riportate da Tmw.
Juric: «Se non si fa risultato a Verona non abbiamo fatto niente»
Quali sono le condizioni di Dovbyk?
«Dovbyk vediamo oggi, che si allena. Poi decideremo. Devo vedere l’allenamento di oggi chi ha recuperato e chi no e poi faremo le nostre scelte. Sono scelte tecniche. Gioca uno o l’altro a me non cambia. Ieri Dovbyk non si è allenato».
Campo difficile. Il Verona ha alternato le sue prestazioni. Cosa si aspetta?
«Un ambiente sempre positivo che spinge tanto per la squadra. Tanti giocatori veloci e tecnici. Hanno alternato prestazioni eccellenti a meno buoni. Sicuramente saranno incattiviti con tanta voglia di riscattarsi. Sarà una partita difficilissima».
Valorizzazione dei giovani e risultati, come combina Juric queste due realtà?
«Ho già detto che abbiamo tanti giovani, con margini di crescita importanti. Si può fare risultato anche con loro. Non guarderemo se giovane o meno per le partite. I giovani hanno più probabilità di crescita, i grandi sono una garanzia ma bisogna farli rendere sempre al massimo. Noi come mentalità dobbiamo dimostrare che siamo un bel gruppo. Ma se non si fa risultato a Verona non abbiamo fatto niente. Dobbiamo cercare di vincere».
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L’opinione di Juric su Soulé:
«Ha giocato tantissimo Soulè prima di ammalarsi. Per cui non vedo problemi. Là ci sono giocatori come Baldanzi e Dybala quindi bisogna scegliere partita per partita. Ci vuole pazienza e serenità che se il nostro ambiente è tutto e subito. Bisogna covare questo tipo di giocatori, lavorarci. Sono molto sereno».
Dybala ha dimostrato tanto come uomo ha detto nell’ultima conferenza. C’è un episodio legato al suo comportamento?
«A livello di uomo lui ha colto l’importanza di quello che conta, giocare a calcio. Il resto non influisce niente. Devi allenarti bene per allenarti a vincere. Questo è il concetto chiave nostro. Lui ha fatto il falso nove ma lui comunque ha libertà superiori rispetto ad altri, perché ha senso di spazio. Quando lui gioca ha libertà rispetto ad altri».
Come va il recupero di El Shaarawy e quali sono le condizioni di Zalewski?
«Io penso che El Shaarawy e Zalewski preferiscono più stare a sinistra che a destra. Zalewski ha solo crampi e oggi c’è poco tempo di fare qualsiasi cosa vediamo come sta. Dahl è un ragazzo interessante. Io lo vedo un po’ come Angelino come terzino. Quando è quinto perde. Lui ha passo e tecnica. Ha meno uno contro uno ma ha più piede. Si allena forte, ha grande mentalità, vediamo con il tempo. Vediamo se proporlo da terzo o da quinto. Lui è partito molto indietro ma mi sta piacendo per la mentalità che ha».