Il racconto di alcuni testimoni: «Hanno chiesto agli israeliani di dire ‘Palestina libera’», «Era assurdo, la gente doveva nascondersi negli edifici»
Le prime testimonianze dei tifosi del Maccabi dopo i violenti scontri consumati ieri sera al termine di Ajax-Maccabi Tel Aviv. Le testimonianze raccolte dal De Telegraaf parlano di «puro odio verso gli ebrei e gli israeliani. È antisemitismo».
“«Era assurdo, la gente doveva nascondersi negli edifici» Così dice venerdì mattina un tifoso israeliano, in procinto di lasciare il suo albergo sul Nes ad Amsterdam. Insieme ad un amico, cerca con tutte le sue forze di prendere un volo precedente per tornare a casa. I due hanno visto come “centinaia di persone” si erano radunate intorno a piazza Dam per “combattere”. «Ci hanno inseguito, hanno picchiato donne e bambini. Hanno chiesto agli israeliani di dire ‘Palestina libera’»”.
Ad Amsterdam si parla di tre dispersi e di possibili ostaggi israeliani
Gli scontri dopo Ajax-Maccabi diventano un caso politico, una partita che non si gioca su un campo da calcio. Una sfida tra squadre. L’una dà la colpa all’altra. La cronaca parla di violenza, pestaggi, insulti. Ci si mette di mezzo anche l’ambasciata israeliana in Germania che parla di pogrom ad Amsterdam, termine con cui si indica una violenta azione persecutoria nei confronti degli ebrei. Repubblica fornisce ulteriori informazioni parlando di tifosi israeliani dispersi e della paura per la possibilità che ci siano degli ostaggi.
La sindaca di Amsterdam, Femke Halsena, aveva vietato una manifestazione filopalestinese che doveva tenersi nelle stesse ore della partita. Non è bastato. Negli scontri tra (presunti) tifosi di Ajax e Maccabi, almeno cinque persone sono rimaste ferite e, il ministero degli Esteri, segnala che ci sono ancora tre dispersi. La polizia di Amsterdam, secondo i media israeliani, sta indagando sulla possibilità che siano stati presi ostaggi.
Israeliani aggrediti dopo la partita tra Ajax e Maccabi
Ecco la cronaca de Le Parisien relativa alla notte di scontri ad Amsterdam dove si è svolta Ajax-Maccabi (finita 5-0). Un portavoce dell’esercito israeliano parla di “orribili e barbari attacchi mirati contro ebrei e israeliani ad Amsterdam”. Netanyahu ha inviato due aerei per riportare i tifosi a casa. Ieri è stata organizzata una manifestazione pro Palestina. Nella notte poi la situazione è degenerata.
Una notte ad altissima tensione ad Amsterdam. Dopo incidenti molto violenti, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato questo venerdì mattina l’invio di due aerei ad Amsterdam per recuperare i tifosi del Maccabi Tel Aviv dopo le violenze che hanno portato a decine di arresti a margine della partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. Le aggressioni sono avvenute durante la notte da giovedì a venerdì nel centro della capitale olandese.
Il primo ministro israeliano “ha ordinato l’invio immediato di due aerei di soccorso per aiutare i nostri cittadini”, secondo una dichiarazione dei suoi servizi, specificando che Benjamin Netanyahu ha considerato “l’incidente spaventoso con la massima gravità”. Da parte sua, il suo omologo olandese Dick Schoof ha indicato di aver seguito “con orrore” la violenza della notte. “Gli attacchi antisemiti contro gli israeliani sono completamente inaccettabili”, ha denunciato, assicurando di essere in”stretto contatto con tutti gli interessati”.