Stanno ancora male per la lectio politico-mediatica di Conte. Attaccano Dazn per il silenzio sui due presunti gialli e adombrano chissà quale potere di De Laurentiis
La piangina di Libero per Lukaku, se la prende con Dazn e adombra chissà quale influenza di De Laurentiis
Ve lo abbiamo scritto. L’universo interista non dorme da due settimane, non ci può pensare che Conte abbia dettato l’agenda politica sul Var e sugli arbitraggi italiani dopo l’inesistente rigore concesso all’Inter contro il Napoli. Rigore che c’era solo per Marotta e appunto la redazione sportiva di Libero giornale non immune da irrefrenabili passioni interiste.
A Libero, come in tv private lombarde, e come alla Gazzetta, si stanno attaccando come disperati alla presunta mancata espulsione di Lukaku in Napoli-Roma (arbitro Massa).
Libero si sfoga, dedica un articolone immenso alla questione e se la prende pure con Dazn che ha fatto calare un velo (omertoso?) sugli episodi.
L’irrefrenabile bile di Libero
L’articolo di Libero è meraviglioso. Comincia con lo sfogone su Antonio Conte (ve lo abbiamo detto, ancora brucia).
La quantità di veleno sparso e i fiumi di parole sprecate nei vari salotti tv hanno fatto si che quasi nessuno si accorgesse della pausa nazionali. «C’è Italia-Francia?». «Sì, ma hai sentito Conte sul Var?». È una esasperazione, ma abbastanza aderente alla realtà dei fatti, visto che l’ultima sosta è stata fagocitata per intero dalle dichiarazioni dell’allenatore del Napoli, il quale, immediatamente dopo la sfida di San Siro con l’Inter, si è scagliato contro arbitri, Var e protocollo. A sua detta, «Per il bene del calcio».
Ogni angolo d’Italia è stato raggiunto dall’eco dello sfogo di Conte a reti unificate, e poi dalla risposta di Marotta, e ancora, dalla contro risposta da parte di De Laurentiis. Un flusso continuo e autorigenerante di polemiche che hanno creato un caso nazional popolare fondato sul niente, visto che A) il rigore poteva starci, B) il Var ha fatto il proprio dovere, C) l’episodio non ha influito in nessun modo per via dell’errore di Calhanoglu dagli undici metri.
Meraviglioso il passaggio sul rigore che poteva starci.
E poi c’è l’insistenza sul «bene del calcio», sui «retropensieri». Mai avevano subito una tale lezione politica e comunicativa. Ricordiamo che Marotta fu ridotto a uno scolaretto.
L’articolo prosegue. Libero ricorda che per Marelli in telecronaca in entrambe le occasioni «Lukaku ha rischiato il giallo».
E prosegue così:
Tavola imbandita a festa per qualsiasi giornalista, non ancora usciti dalla bufera c’è già nuovo materiale da sottoporre a Conte affinché il tecnico possa nuovamente esprimere la propria opinione, questa volta giudicando una situazione favorevole. Suspense…
C’entra De Laurentiis nel silenzio di Dazn?
Qualche milioncino di spettatori rimane incollato allo streaming in attesa dell’arrivo di Conte nel post gara, pregustando un dibattito che però non ci sarà mai, perché quando il tecnico azzurro si presenta davanti ai microfoni di Dazn non riceve alcuna domanda in merito agli episodi che hanno riguardato Lukaku. Evitato anche il confronto con Marelli, che durante la partita aveva giudicato a rischio i due interventi del centravanti belga. Mentre lo stesso Marelli, dallo studio, dibatteva con Conte dopo Inter-Napoli (una domanda su tutta la faccenda arriverà, ma solo a Claudio Ranieri e solo in conferenza stampa).
Curiosa gestione del momento da parte del broadcaster che detiene i diritti della Serie A, perché parliamoci chiaro, se spendo quasi sessanta euro al mese mi aspetto che a fine gara a un giornalista venga in mente di sollecitare Conte. Se non altro perché si arrivava da quindici giorni di ininterrotte polemiche che quantomeno avrebbero meritato uno sforzo ulteriore. E capiamo anche l’imbarazzo che può crearsi quando si scontrano due piazze che concentrano grossi bacini d’utenza, visto che alla fine parliamo di abbonamenti da vendere, ma aggirare o dimenticare temi di rilevanza giornalistica non è la soluzione volta a offrire il miglior servizio all’utente (forse pesano anche antichi “scazzi” tra l’emittente e patron De Laurentiis che avrebbe preferito il canale della Lega a Dazn). Per dirla in gergo calcistico, domenica si è sprecato un gol a porta vuota e due settimane di polemiche sono sparite così. Per il bene del calcio.