Un solo punto in tre partite. Il tracollo dopo lo 0-4 al Bernabeu. Flick subisce gol assurdi con la difesa altissima. Il Madrid è a meno 4 ma con due partite da giocare
La poco raccontata crisi del Barcellona: perde in casa col Las Palmas e il Real Madrid può fare il sorpasso virtuale
Si parla tanto della crisi del Real Madrid (che comunque in Champions rischia: è 24esimo) e soprattutto di quella di Mbappé, ma il Barcellona non se la passa meglio. Oggi la squadra di Flick ha perso 2-1 in casa contro il Las Palmas. Dopo il roboante 0-4 al Bernabeu, i blaugrana sembravano avviati a gonfie volo verso la conquista della Liga. Poi, proprio sul bello, si sono fermati. Un solo punto in tre partite: il 2-2 in casa del Celta Vigo. Un pareggio tra due sconfitte: quella in casa della Real Sociedad e quella a Barcellona contro il Las Palmas fino al match di oggi diciassettesimo in classifica. Il Barcellona festeggia come peggio non potrebbe il 125esimo compleanno. Neanche gli oltre otto minuti di recupero sono serviti.
A questo punto, dopo 15 partite, il Barcellona è in testa con 34 punti. Il Real Madrid ne ha 30 ma ha due partite in meno. Una la giocherà domani pomeriggio in casa contro il Getafe. La seconda deve recuperarla contro il Valencia.
Ovviamente il Barcellona di Flick ha subito due gol assurdi, con la difesa altissima. Il primo da Sandro e il secondo da Fabio Silva. In mezzo il pareggio del solito Raphinha l’uomo che sta tenendo in piedi i catalani. Nella ripresa è entrato Yamal ma non ha combinato niente. È invece rimasto in panchina Dani Olmo. Inesistente Lewandowski.
Due gare senza vittoria: Flick avverte i primi segnali d’allarme a Barcellona (Mundo Deportivo, una settimana fa)
Hansi Flick sta disputando una stagione clamorosa con il suo Barcellona. È primo in classifica (anche se ora meno nettamente) con 4 punti sul Real Madrid. Segna gol a non finire in Champions, dov’è stabilmente tra le prime 8 del torneo. Le ultime due partite però sembrano aver dato un segnale di rilassamento, di mentalità poco vincente: è qui che è intervenuto l’ex allenatore del Bayern, che in conferenza al termine del pareggio contro il Celta Vigo ha voluto ribadire che non sono ammessi cali di concentrazione a questi livelli.
Di seguito un estratto dell’analisi de Il Mundo Deportivo, ad opera di Javier Gascon:
“Un buon allenatore deve essere il primo a capire se la sua squadra ha smesso di funzionare come un blocco compatto, vuoi per il logorio fisico dopo un bellissimo inizio di stagione, per rilassamento, per mancanza di fiducia in vari concetti di gioco o perché il i rivali conoscono già i punti deboli di un sistema e di un piano tattico ed è tempo di reinventarsi. Solo l’ermetico Hansi Flick conosce l’analisi che ha fatto di questa ‘crisi’ del Barça, ancora leader del campionato, ma meno solido dopo aver guadagnato un solo punto nelle ultime due partite, entrambe in trasferta contro squadre competitive come la Real Sociedad (1 – 0) e Celta (2-2). Ciò che è chiaro è che l’allenatore tedesco è diventato serio e aumenterà le sue richieste con i cambiamenti che riterrà opportuni […]
‘Abbiamo giocato davvero una brutta partita, non si è trattato solo degli ultimi 10 minuti. C’era meno concentrazione. Non avevamo fiducia con la palla. Abbiamo fatto molti errori. Quando giochi all’80 o all’85 per cento non puoi vincere’ – ha detto in conferenza. […]
Questa crisi di gioco è iniziata nella seconda metà del derby contro l’Espanyol, quando il Barça si è rilassato dopo il 3-0 nella prima mezz’ora in una partita finita 3-1 ma con il rivale che ha invaso l’area più del necessario. ‘Per oggi va bene, posso capire di perdere un po’ la concentrazione. Abbiamo abbassato il livello nel secondo tempo, è normale, abbiamo fatto una grande stagione. Ma serve più forza’, aveva poi sottolineato in un gentile avvertimento che, a quanto pare, non è stato compreso dai suoi giocatori.
Dopo il 2-5 di Belgrado contro la Stella Rossa , il KO è arrivato ad Anoeta nel prolungamento di quella seconda metà del derby. Flick era ancora condiscendente: “Non era il nostro giorno. Dobbiamo accettare il risultato. Hanno giocato con determinazione. Quello che abbiamo visto è chiaro e non ci sono scuse. “Non abbiamo creato abbastanza occasioni”.
Ma alla terza volta Flick ha già tirato fuori la frusta perché questa volta sa che deve intervenire. È un buon allenatore. Ha rilevato il problema”.