Non è un comportamento furbissimo. Leao oltre che un patrimonio tecnico è per la società un patrimonio economico-finanziario.
Leao, ovvero Fonseca sta facendo di tutto per crearsi un problema in più (Libero)
Scrive il quotidiano Libero con Claudio Savelli:
Il Milan fatica a risolvere tutti i suoi problemi perché sembra averne solo uno: Rafael Leao, la sua gestione, la terza panchina consecutiva e quarta stagionale a cui sembra destinato per la sfida al Monza (20.45, diretta Dazn e Sky Sport). Il portoghese sta certamente diventando un caso anche perché mister Fonseca lo nega a parole ma lo alimenta con i fatti, con le esclusioni dall’undici iniziale. Il paradosso è che si è creato un problema in più, avendone già decine da risolvere. Masochismo? Personalità? Dipende da come la si vuole vedere, di sicuro a Fonseca non manca la voglia di lavorare, però in una squadra con diversi problemi strutturali non è furbissimo aggiungerne uno, e bello grosso perché Leao oltre che un patrimonio tecnico è per la società un patrimonio economico-finanziario. Fonseca non lo vede e non ragiona secondo turnover perché non ha ancora trovato l’assetto definitivo del suo Milan. Il fatto che siamo a novembre e ancora non abbia le idee chiare, ecco, è il primo problema.
Milan, Leao è ufficialmente un caso: contro il Monza Fonseca lo manda ancora in panchina (Sky)
In casa Milan è scoppiato definitivamente il caso Leao. Il portoghese non sarà titolare nemmeno a Monza, per lui si profila la terza panchina di seguito, la quarta in stagione. Fonseca gli preferisce Okafor soprattutto per il lavoro difensivo che svolge l’ex Salisburgo. Lo riferisce Sky Sport.
A dare notizia della panchina di Leao è Sky Sport:
Il portoghese non è stato provato tra i titolari alla vigilia della partita col Monza. Sarebbe questa la certificazione di un caso sportivo: quarta panchina su tredici e solo 88 minuti nelle ultime tre gare (compreso il Bruges in Champions dove è stato sostituito al 60′). Attacco con Chukwueze, Okafor e Pulisic alle spalle di Morata. Tornano anche Reijnders e Theo Hernandez.
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La Gazzetta aggiunge:
Il messaggio di Fonseca così diventa fortissimo: il Rafa degli ultimi anni, considerato il giocatore più decisivo della squadra, a lui non basta
Il calcio a Milano è pieno di debiti. Il Milan di Cardinale deve restituire 700 milioni entro agosto (Il Sole 24 Ore)
Il Sole 24 dedica un istruttivo editorialino al Milan e a Gerry Cardinale proprietario del club rossonero con la
RedBird.
È un conto salato, quello che attende Gerry Cardinale nell’agosto del prossimo anno, quando dovrà restituire più o meno 700 milioni di euro, frutto del vendor loan finanziato da Elliott (strumento che aveva supportato il leverage buyout del club rossonero) e dei relativi interessi di tipo Pik, cumulati e pagabili alla scadenza.
Nella comunità finanziaria sono tre le strade che vengono ipotizzate per venire incontro alla “deadline”. La prima sarebbe il riscadenziamento del prestito per almeno un altro anno con la stessa Elliott. Nel frattempo Cardinale starebbe sondando, come seconda strada percorribile, altri grandi credit fund americani per un rifinanziamento del prestito. Queste due opzioni si vanno però a scontrare con un inevitabile aumento del prestito, a causa di interessi sempre più elevati. C’è quindi la terza opzione, che già era stata sondata mesi fa, e riguarda la cessione di una minoranza del Milan a investitori, probabilmente del Golfo Persico. Sarebbe invece escluso lo studio di un bond da parte del Milan, che andrebbe a indebitare direttamente la società rossonera.