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Ljubicic: «Sinner non avrà solo ricordi positivi del 2024, il caso doping non si è ancora risolto»

Al CorSport: «De Minaur non ha le armi per impensierire Sinner. Fritz invece sì. Per il 2025 punto su Fils e Rune»

Ljubicic: «Sinner non avrà solo ricordi positivi del 2024, il caso doping non si è ancora risolto»
New York (Usa) 05/09/2024 - Us Open / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

L’ex tennista Ivan Ljubicic, oggi commentatore Sky, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport su Jannik Sinner e il suo primo match alle Atp Finals, dove ha battuto Alex De Minaur. Questa sera sfiderà Fritz.

Ljubicic: «Sinner non avrà solo ricordi positivi del 2024, Fritz potrebbe avere delle carte per insidiarlo»

Quali insidie poteva nascondere la partita contro De Minaur?

«Quelle che si sono viste all’inizio: un piccolo calo di concentrazione e un break dal quale sarebbe potuto non rientrare. Invece ha subito recuperato e le difficoltà sono finite sul 2-2. Jannik è troppo superiore da ogni punto di vista per complicarsi la vita con Alex. Non è questione di livello, ma di caratteristiche. De Minaur non ha le armi per impensierire Sinner».

Fritz le ha queste armi?

«Ci sono delle cose che potrà fare per far male a Jannik. Taylor tira forte ed è insidioso inoltre, sapendo che non sarà un match da dentro o fuori, può permettersi di provare qualcosa di diverso per vincere».

Sinner parla sempre dei dettagli su cui può migliorare. Chiedo a lei che ha allenato Federer… come si lavora con questi campioni?

«È un lavoro sull’eccellenza. Non cambi tecnica o modo di giocare. Cerchi di capire un momento e muoverti di conseguenza. Magari insisti di più su un colpo che vedi poco incisivo. Lavori su preparazione tattica, atletica e sulla programmazione».

Si chiude il primo anno di dualismo Sinner-Alcaraz. Nel 2025 chi può insidiarli?

«Fonseca e Mensik faranno dei passi avanti, ma non credo arriveranno subito lì. Io punterei su Fils e Rune, anche se quest’ultimo secondo me due anni fa era più pericoloso di oggi. Non ha fatto quanto ci aspettavamo, ma non è detto che non lo farà in futuro. Poi nulla vieta a Fritz di crescere ancora, così come Zverev e Medvedev resteranno lì. Secondo me difficilmente rivedremo il gap di questo 2024 ai vertici».

Jannik che momento vivrà dopo un’annata così?

«La mia sensazione è che oggi Jannik viva alla giornata. Mi spiego meglio. Dopo la partita con De Minaur ha parlato delle piccole cose che poteva fare meglio e nel giorno di riposo ci ha lavorato con il team. E via così dopo ogni match. Poi dopo le Finals e la Davis faranno un recap dell’anno e inizieranno a ragionare sul 2025: obiettivi e programmazione. Va detto che questa stagione, per quanto sia stata trionfale, si è rivelata complicata per il caso doping che ancora non si è risolto. Credo che in futuro del 2024 purtroppo non avrà solo ricordi positivi. Per quanto riguarda il campo vale ovviamente quanto detto prima».

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