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Lobotka resta in dubbio per l’Inter, da capire come risponde a carichi di lavoro più intensi (Sky)

Le ultime in vista del big match. Lo slovacco è monitorato. Oggi primo vero allenamento anche tattico.

Lobotka resta in dubbio per l’Inter, da capire come risponde a carichi di lavoro più intensi (Sky)
Ni Napoli 31/08/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Parma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Stanislav Lobotka

Il Napoli prepara la partita di domenica sera contro l’Inter. Uno scontro al vertice, Inzaghi per provare il sorpasso, Conte per allungare in classifica. A Castel Volturno, il tecnico del Napoli, prova ad aggiustare alcune cose che non gli sono piaciute nella partita contro l’Atalanta persa 0-3. Contro l’Inter, ci dovrebbe essere il rientro di Lobotka, fuori da un mese per infortunio. Le ultime sulle sue condizioni da Francesco Modugno, inviato Sky.

Lobotka è recuperato ma in dubbio per l’Inter

Le parole di Modugno:

«Lobotka monitorato. Il Napoli un po’ fatica ad esprimere il potenziale offensivo. Al rientro dopo un mese, di fatto è pronto ma si aspetta di capire come, sollecitato, possa rispondere a carichi di lavoro più intensi. Dai ieri in gruppo. Oggi primo vero allenamento anche tattico. Lukaku ha poca mobilità, garantisce poche soluzioni. Soffre i centrali avversari. Al di là dei 4 gol e dei 4 assist, Conte si aspetta di più».

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Dopo Milan-Napoli: Gilmour è il perfetto alter ego (CorSport)

Scriveva Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport:

La sua terza prova da titolare è stata ottima, la migliore delle tre. Un crescendo continuo. L’allenatore del Napoli gliel’ha fatto notare. Non ha risparmiato elogi e complimenti a caldo. Non era facile contro il Milan in uno stadio che vibra di storia, ma è anche in contesti del genere che il talento sa emergere. A 23 anni non ha avuto paura. Si è sentito al sicuro accanto alla squadra e ha affrontato la partita con personalità e qualità. Pulito nel possesso palla, prudente nelle preventive, generoso nelle rincorse.

È lui a recuperare il pallone da cui nasce il gol di Lukaku. Non si è risparmiato come i numeri del giorno dopo hanno raccontato: ha percorso in totale 12.668 km, secondo solo al compagno di nazionale e amico McTominay (13.024). Ha toccato 61 palloni, ha completato 49 passaggi (con il 92% di precisione) di cui 14 offensiva. Meglio di lui ha fatto solo Anguissa (18). In pratica, l’ex Brighton non si è mai limitato al compitino, ha alimentato la manovra con filtranti precisi e idee limpide. Per la puntualità negli interventi e la capacità di legare il gioco, Gilmour sembrava un veterano del Napoli. Eppure era arrivato solo a fine mercato.

Conte lo conosceva già dai tempi del Chelsea, quando lo scozzese era nelle giovanili:

Sapeva bene che il suo calcio poteva incastrarsi con il suo. Lo aveva seguito in questi mesi con De Zerbi allenatore al Brighton. C’era sintonia di caratteristiche e idee. Gilmour si sta dimostrando il perfetto alter ego di Lobotka, che potrebbe sostituire anche domenica contro l’Atalanta. Ormai ha già smesso di essere tirocinante, è diventato un titolare a tutti gli effetti meritando sul campo la considerazione e la stima di Conte e dei compagni. La prova di Milano ha acuito un forte sospetto: il Napoli ha fatto un affare e si ritrova in casa un vero e proprio gioiellino che continuerà a crescere all’ombra del maestro Lobo.

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