“Due stagioni fa zero sconfitte in 10 partite, un solo punto in più rispetto alla stagione attuale”
Anche Marca si accorge del Napoli di Conte e delle importanti somiglianze con il Napoli di Spalletti che due stagioni fa vinse il terzo scudetto della storia del club. Conte ha iniziato l’anno come Spalletti due anni fa. Nel mezzo il massiccio intervento di De Laurentiis che ha spesso parecchi soldi per ricostruire la squadra.
“Gli arrivi più importanti sono stati quelli di Antonio Conte e Romelu Lukaku che sono tornati assieme da quando l’allenatore tirò fuori la migliore versione dell’attaccante ex Inter, tanto che il Chelsea allora lo comprò per 115 milioni di euro“. Via dalla squadra Zielinski e Osimhen. Ma l’impianto della rosa è rimasto più o meno quello.
Il Napoli di Conte e il Napoli di Spalletti: così simili eppure così diversi
L’inizio di stagione è stato piuttosto simile. “La sconfitta per 3-0 in casa dell’Hellas Verona nella prima partita preannunciava una brutta stagione per il Napoli. È stata invece una svolta in un percorso fino ad ora roseo, con 25 punti su 30, quattro sopra l’Inter. Finora in Serie A gli uomini di Conte hanno segnato 18 gol e ne hanno subiti solo cinque, a dimostrazione che lo stile dell’allenatore italiano è caratterizzato dalla solidità difensiva“.
“Con Spalletti due stagioni fa – ricorda Marca – nessuna sconfitta in 10 partite, ma avevano solo un punto in più rispetto alla stagione attuale. Due pareggi contro Fiorentina e Lecce. In quelle dieci partite 24 gol segnati e nove subiti“. Di certo Conte e Spalletti sono allenatori molto diversi fra loro.
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Conte “si caratterizza per essere più difensivo, e il suo particolare 3-4-2-1 lo rende ancora più evidente“. Spalletti invece “giocava con il 4-3-3 o in mancanza con il 4-2-3-1, risultando molto più offensivo“. Sul piano dei titoli in bacheca, c’è poca storia. Conte “ha una carriera più vincente di Spalletti in Italia e nel calcio mondiale“.
“Le prossime due giornate – conclude il quotidiano spagnolo – contro Atalanta e Inter, saranno fondamentali per giudicare e vedere se i partenopei sono pronti a lottare per lo scudetto“.