Non succede niente. Nessuno ci prova. La squadra di Fonseca quando attacca non difende, quando difende non attacca. L’imbattuto Thiago si gode la solidità
Milan-Juve è una partita orribile. Lo scrive il Corriere della Sera con Alessandro Bocci. Non c’è altro modo per commentare o descrivere la partita che ieri pomeriggio si è giocata a San Siro. Tra Fonseca e Thiago Motta vince la noia, la paura di perdere. Ne esce uno 0-0 dove non succede niente di niente.
Leggi anche: Milan-Juventus, quale partita scudetto: è sfida per non buttare la stagione nel water (Ziliani ha ragionissima)
In Milan-Juve non succede niente di niente. Nessuno ci prova
Scrive Bocci:
È una partita orribile, senza anima. Mancano l’intensità, la fantasia, il coraggio. Manca la voglia di provarci, che fa arrabbiare i milanisti sugli spalti e induce Fonseca a riflessioni critiche. Per una volta il suo Milan dà l’impressione di essere compatto, ma lo fa a scapito della fase d’attacco. Il giro palla è lento, Leao si accende di rado e non graffia. Il secondo tempo è la fotocopia del primo, con il Milan leggermente più coraggioso e la Juve più sofferente e imprecisa dal punto di vista tecnico.
All’alba dell’ultimo quarto d’ora Fonseca, bontà sua, decide di tentare con Pulisic, acciaccato e per questo motivo risparmiato all’inizio, ma pur sempre il miglior marcatore del Diavolo nella stagione. Non succede niente. Nessuno ci prova. Lo 0-0 sembra andare bene a tutti.
I numeri condannano Fonseca e il suo calcio senza equilibrio: quando attacca non difende, quando difende non attacca. L’imbattuto Thiago si gode la solidità. La sua Juve vince poco, sei volte, una in più del Diavolo, ma non perde mai e quando l’emergenza si allenterà, magari riuscirà a fare il salto di qualità.