A Radio Marte: «Alla Juventus era stato accertato e punito un sistema di plusvalenze fittizie con tanti casi; nel caso del Napoli è difficile parlare di plusvalenza».
L’avvocato Eduardo Chiacchio ha parlato a Radio Marte di una possibile penalizzazione per il Napoli, in seguito alle indagini su Aurelio De Laurentiis per falso in bilancio nella compravendita di Kostas Manolas.
Chiacchio: «Napoli? Difficile la penalizzazione in classifica, Manolas è un caso isolato e da accertare»
Quali effetti sportivi ci sarebbero se venisse confermato il reato di falso in bilancio?
«La Procura della Figc richiederà gli atti e farà le sue valutazioni. E svolgerà, se dovesse ritenerlo opportuno, le proprie investigazioni federali acquisendo tutti i documenti per verificare la sussistenza della regolarità o meno del comportamento, in sede disciplinare, dei soggetti coinvolti. Nella vicenda Osimhen non ha riaperto il caso perché non ha ritenuto ci fossero elementi nuovi dopo la sentenza di assoluzione».
Il Napoli rischia la penalizzazione in classifica?
«Solo in un caso si è determinato questo effetto, e mi riferisco alla vicenda che coinvolse la Juventus dove però era stato accertato e punito un sistema di plusvalenze fittizie con tanti casi. La Procura federale accertò con documentazioni che si trattò di un caso sistematico, in questa situazione è difficile parlare di plusvalenza perché si tratta di un caso isolato da accertare e bisogna attendere le valutazioni della procura federale».
Sull’inchiesta Juventus, Chiacchio: «Sorpreso dal clamore sugli stipendi, attività lecite e diffuse» (Tuttosport)
Questi fatti avvenuti anche nella Juventus sono stati oggetto di valutazioni negative da parte di molti ma in modo infondato:
si tratta di attività lecite e diffuse e non illegali dal punto di vista amministrativo. Sia chiaro! In relazione alle scritture private
rinvenute occorre valutare se esiste qualcosa di doloso, solo allora la situazione potrebbe cambiare. Tra l’altro sono stati tantissimi i club che si sono comportati così durante il periodo emergenziale Covid. Ma dico di più. Ci sono state società in Serie C e B difese dal sottoscritto che nel collegio arbitrale hanno ottenuto di non pagare 30 o 45 giorni ai giocatori che non avevano accettato la riduzione dei compensi pur non avendo giocato perché i campionati non si potevano disputare per via della pandemia.