La parte della sfavorita, della cenerentola è da sempre nella retorica di Conte, ma va presa con le pinze: solo Buongiorno non ha un certo tipo di esperienza
Libero, in merito al big match di questa sera tra Napoli e Inter scrive della retorica di Conte. La retorica della “cenerentola”, o della sopravvalutata, che rifugge il primato in classifica. Tuttavia, questa retorica di Conte, va presa con le pinze.
La parte della sfavorita della retorica di Conte va presa con le pinze
Scrive Libero:
La parte della sfavorita, della cenerentola, della sopravvalutata è da sempre nella retorica di Conte, ma va presa con le pinze: non è vero che il Napoli è all’anno zero, la rosa è per trequarti quella che ha vinto lo scudetto due anni fa e vi è stato aggiunto Lukaku che lo ha vissuto proprio nell’Inter di Conte. Questo stesso blocco del Napoli di Spalletti ha pure giocato una Champions da protagonista, arrivando ai quarti di finale.
In più, McTominay è stato preso dal Manchester United e Neres nel Benfica, giusto per citare i nuovi ingressi principali: solo Buongiorno è nuovo a questo tipo di responsabilità, ma ha la personalità per prendersele senza problemi. Il Napoli, dunque, è squadra esperta quanto l’Inter. Non è all’inizio di un nuovo percorso (come ad esempio è la Juventus), bensì è in ristrutturazione dopo un anno bucato. Sono cose diverse eppure guai a farlo notare a Conte, dirà che siamo noi a non capire nulla.
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McTominay, Conte sta disegnando il Napoli attorno a lui
Scrive la Gazzetta con Vincenzo D’Angelo:
Il Napoli era stato pensato col 3-4-2-1, sistema su cui Conte ha lavorato per tutta l’estate. Ma gli ultimi colpi di mercato sono stati un invito a cambiare, a cercare “l’abito” giusto per esaltare la qualità dei singoli. E allora il passaggio alla mediana a tre (con la rinuncia – almeno sulla carta – della difesa a tre) è stato quasi obbligato dopo l’arrivo di Scott McTominay, una mediana “box to box” per dirla all’inglese, con una fisicità che in Italia può fare la differenza. L’impatto sulla Serie A è stato subito dirompente, ora però che è svanito l’effetto sorpresa, c’è bisogno di una chiave diversa per tenerlo sempre nel vivo del gioco e soprattutto della fase offensiva.
Un lavoro che Conte sta cercando di affinare nelle ultime settimane, dopo le difficoltà riscontrate con Empoli e Lecce. (Continua qui)