“Il calcio di Conte sembra esaltarlo. Ha trovato in lui l’alleato perfetto per esprimersi ad alti livelli come terzino puro, a sinistra”
Nella miglior difesa del campionato, emerge sicuramente Mathias Olivera che si è rivelato uno dei leader del reparto. Il CorSport racconta la rinascita del terzino sinistro del Napoli con Antonio Conte.
Scrive il CorSport:
“Come un gol su Musah, di supporto a Kvaratskhelia per il raddoppio, sempre in chiusura o in appoggio a seconda del vento. Mathias Olivera, 27 anni ieri, era ovunque a San Siro. Senza mai smettere di correre, rincorrendo o lasciandosi seguire, ha percorso la fascia infinite volte. Andava sul fondo, rientrava o attraversava il campo centralmente. Occhi sempre vigili sul pallone per non fallire neppure una diagonale. Quella sul centrocampista di Fonseca nel primo tempo è stata provvidenziale. Un intervento copertina del suo campionato senza errori. Olivera è una delle rivelazioni di questa prima parte di stagione. Uno dei protagonisti della difesa regina del campionato. L’uomo scudetto nell’estate dei sogni, arrivato con i vari Kim e Kvaratskhelia nel 2022, ha trovato in Conte l’alleato perfetto per esprimersi ad alti livelli come terzino puro, a sinistra, completando una difesa a quattro che in fase passiva diventa a cinque.
Olivera, Conte ne ha fatto il suo soldatino
Olivera in estate s’è fatto attendere per le vacanze meritate dopo la Coppa America. Ha raggiunto la squadra e ha conosciuto Conte quando il ritiro era già iniziato. Di lui si parlava su carta come di un jolly capace di fare, oltre il ruolo di terzino, anche il marcatore di sinistra nell’iniziale difesa a tre che il tecnico aveva in mente. D’altronde proprio in nazionale, con Bielsa, Olivera brillava anche come difensore centrale. Ma non c’è mai stato bisogno di ricoprire quella posizione. Conte ha disegnato per l’uruguagio un abito perfetto. Ne ha fatto il suo soldatino. È ideale come finto centrale ma a tutto campo. Olivera scorta Kvaratskhelia, segue l’azione e l’accompagna, ma in fase passiva è sempre pronto a ripiegare. A marcare, ad accorciare. L’uomo giusto al posto giusto. Come martedì su Musah anticipato ad un metro dalla linea di porta. Sarebbe stato gol.
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Olivera è il frutto del lavoro settimanale di Conte sul campo. Le sue doti fisiche e atletiche spiccavano già dai tempi del Getafe. Nel Napoli le aveva mostrate solo in parte assecondando indicazioni tattiche differenti da quelle attuali, soprattutto nell’anno del tricolore con Spalletti, quando c’era la concorrenza di Mario Rui. Il calcio di Conte sembra esaltarlo. Ogni partita è un incontro all’ultimo sprint, un piacevole duello, una sfida con se stessi e gli altri facendo scorta della tanto cara “Garra Charrúa” in allegato alla sensibilità con il pallone”.