Il circolo virtuoso nasce grazie a un ottimo dialogo tra privato (i team dei top player) e pubblico (la Fitp) e Rianna è l’anello di congiunzione
Il Corriere della Sera celebra la vittoria della Coppa Davis dell’Italtennis con Gaia Piccardi. L’Italia ha potuto contare su fuoriclasse come Sinner e Berretini, ma a anche dietro di loro tennisti italiani di prim’ordine. Senza dimenticare le donne. Il 2024 è senza dubbio l’anno del tennis italiano, maschile e femminile. Dall’estero si chiedono da dove arrivino tutti questi successi.
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Il circolo virtuoso dell’Italtennis si era già messo in moto prima Sinner
Scrive il CorSera:
Le domande degli stranieri sul sistema-italia. Qual è il vostro segreto? Praticanti, campi, tornei sul territorio, piccoli e grandi, un settore tecnico preparato e un ottimo dialogo tra privato (i team dei top player) e pubblico (la Fitp), affidato alla sapienza di Umberto Rianna, anello di congiunzione. Oggi il motore è Sinner ma il circolo virtuoso si era già messo in moto prima che esplodesse il talento generazionale — questo è Jannik —, capace di impattare sport, costume e società (su Raidue, domenica per la finale di Davis, sfiorati i 4 milioni di telespettatori).
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Chi è Umberto Rianna
Il nome di Umberto Rianna può non dire nulla a chi si è avvicinato al tennis dopo l’esplosione di Sinner. Sul portale di Supertennis Tv, le informazioni non mancano:
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“Umberto Rianna, responsabile del progetto over 18, figura di consulente, di consigliere, che integra e valorizza il lavoro dei team privati. Ha collaborato con Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e i loro vecchi coach, Vincenzo Santopadre e “Gipo” Arbino“.
Già a 2019 Rianna entra dentro al Fit:
“Rianna ha collaborato tre anni con Nick Bollettieri a Bradenton, ha lavorato anche con un giovane Tommy Haas. Ha allenato Simone Bolelli e Potito Starace, che seguiva con Bracciali e Luzzi nell’accademia Blue Team di Arezzo. Ha iniziato a occuparsi degli over 18 per la FIT nell’ultima fase della gestione dell’argentino Eduardo Infantino come direttore tecnico. Ha lavorato con quasi tutti, con l’eccezione di Napolitano e Quinzi. Poi il consigliere federale Graziano Risi e Filippo Volandri, nuovo direttore tecnico del centro nazionale di Tirrenia, lo hanno convinto a occuparsi principalmente di Berrettini e Sonego.
Sviluppa un concetto di squadra vincente. Nella logica di gruppo, spiega lo stesso Rianna, «parlo con Gipo e Vincenzo più volte al giorno. Per me così è più facile, nel momento in cui sono direttamente coinvolto, vedere delle cose e dare dei consigli. Se vedo qualcosa che è importante segnalare, non solo dal punto di vista tecnico o tattico, il mio primo interlocutore è l’allenatore»“.