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Il Psg in Europa è una squadra che ha smesso di esistere con un arrogante in panchina (L’Equipe)

“Restano solo tre giornate, servirà qualcosa di nuovo per vincerle. La realtà è che dovrebbe cambiare tutto”

Il Psg in Europa è una squadra che ha smesso di esistere con un arrogante in panchina (L’Equipe)
Paris Saint-Germain's Spanish headcoach Luis Enrique looks on from the technical area during the UEFA Champions League semi-final second leg football match between Paris Saint-Germain (PSG) and Borussia Dortmund, at the Parc des Princes stadium in Paris on May 7, 2024. (Photo by Odd ANDERSEN / AFP)

È dura e drastica la visione de L’Equipe nel commentare la sconfitta del Psg contro il Bayern per 1-0. La serata di Champions si è chiusa con una sconfitta, ma soprattutto la squadra di Luis Enrique rischia clamorosamente l’eliminazione da una competizione che proprio non riesce non solo a vincere, ma nella quale non riesce a spiccare. Ad emergere. Prima si diceva fosse colpa di Mbappé, Neymar, Di Maria e via discorrendo. Insomma il problema dei troppi campioni (che oggi si addita al Real Madrid ndr). Ora forse il problema è inverso: ce ne sono pochi? Ce n’è qualcuno? La realtà è anche traslabile sul piano del campionato nazionale: quanto è allenante – per quanti talenti vi partecipino e siano anche riconosciuti in campo internazionale e molto acquistati in giro – la Ligue 1?

L’Equipe ci va giù pesante: il Psg ha smesso di “esistere”?

Di seguito un estratto dell’analisi del noto quotidiano d’oltralpe:

“Così è diventato questo, il PSG, un club che non esiste più in Europa, che ha perso una partita per un errore del portiere e per un’espulsione stupida, come una squadra francese degli anni ’80, con giocatori a cui bisogna fare i complimenti perché hanno lottato bene, dopo tre sconfitte in cinque serate europee, e un uomo in panchina la cui arroganza contrasta con questo record troppo breve, facendo sorgere il sospetto che il carattere è superiore all’allenatore. […]

Ora è possibile che il PSG, più lontano persino della sua attuale 26ª posizione nel ranking, venga eliminato dalla prima edizione della Champions League che qualifica 24 squadre. Tuttavia, il club parigino è probabilmente in grado di vincere a Salisburgo, tra due settimane, per riaccendere le speranze. La scelta più discutibile di Luis Enrique martedì sera è stata quella che ha precipitato la sconfitta del PSG, perché la serata è cambiata radicalmente dopo un’uscita sbagliata di Matveï Safonov, che si è avventurato a vuoto su un calcio d’angolo di Joshua Kimmich (38’), mentre l’allenatore spagnolo aveva preferito il russo a Gianluigi Donnarumma. […]

Sul piano del gioco globale proposto da Luis Enrique, ci sono stati alti e bassi. Oltre all’assenza di un vero centravanti, o anche solo di un “falso nove”, la vera sorpresa è stata il marcamento a uomo generalizzato, o quasi, che lo avvicinava più a Guy Roux che a Johan Cruyff, disegnando un sistema inedito e poco coerente con l’idea di progressione e costruzione. […] Restano tre giornate, e per vincere due partite serviranno dei cambiamenti. La verità è che dovrà cambiare tutto”.

 

 

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