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Quando Tyson usava un pene di plastica pieno di urina del figlio per passare i test antidoping

Usava anche l’urina della moglie, fino a quando lei gli disse “e se sono incinta?”. Tyson ancora oggi fa uso di cannabis e allucinogeni

Quando Tyson usava un pene di plastica pieno di urina del figlio per passare i test antidoping
archivio Image / Sport / Boxe / Mike Tyson / foto Imago/Image Sport

Mike Tyson torna sul ring quasi 20 anni dopo il suo ultimo incontro ufficiale, contro lo YouTuber Jake Paul, e torna “virale” il suo passato. Per esempio As racconta come faceva Iron Mike a passare i controlli antidoping quando consumava cannabis e cocaina in quantità industriali.

Nel 2000 è risultato positivo alla marijuana. Pagò una multa di 200.000 dollari dopo il suo combattimento con Andrew Golota e imparò la lezione.

E quindi come faceva? “Utilizzava una protesi di plastica a forma di pene, che chiamò Wizzinator, precedentemente riempita con urina pulita”. “A volte usavo l’urina di mia moglie e di mio figlio. Mia moglie mi diceva ‘spero di non essere incinta…'”.

Sebbene la dipendenza di Tyson fosse ben nota, riuscì sempre a superare le prove. Divenne sempre più abile nel nasconderla. Meno di un anno fa disse che gli sarebbe piaciuto consumare allucinogeni per competere: “Le sostanze psichedeliche rappresentano un miglioramento piuttosto che una perdita di miglioramento. Ti permette di entrare in quel regno di comfort, relax e prepararti a raggiungere il tuo livello più alto. È semplicemente una sensazione incredibile”.

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