La rottura del crociato di Scamacca aveva preoccupato il club. “Una progressione clamorosa per quella che fu una scommessa rischiosa della Dea” scrive il portale.
Dopo l’infortunio di Gianluca Scamacca, l’Atalanta ha deciso di puntare su Retegui. Il tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, sembra stia tirando fuori il meglio dall’italo-argentino.
Gasperini il guru: sta tirando fuori tutto il potenziale di Retegui
So Foot racconta dell’avvicinamento dell’ex centravanti del Genoa ai bergamaschi:
“Alcuni dicono sia un caso, altri che era destino. Quest’estate a Mateo Retegui arriva un colpo di fortuna da Bergamo: Gianluca Scamacca, suo connazionale, si rompe i legamenti ed è costretto ad allontanarsi dai campi per almeno sei mesi. A meno di due settimane dalla ripresa del campionato, l’Atalanta fa una scommessa rischiosa prendendo l’italo-argentino”.
Gasperini però lo conosceva bene: «L’ho seguito la scorsa stagione, sono convinto che sia un giocatore che corrisponde al nostro gioco e che possa adattarsi perfettamente». Sapeva di avere un diamante tra le mani.
E il portale dà il titolo di “guru” all’allenatore:
“Luis Muriel, Duvan Zapata, Gianluca Scamacca, Marco Borriello, Jeda… Tutti questi attaccanti hanno attraversato i metodi di Gian Piero Gasperini, per uscirne trasformati. Come un guru, Gasperini è rinomato per la sua capacità di convertire i suoi (futuri) discepoli al suo culto di intenso pressing, marcatura individuale e transizioni rapide. Riesce a massimizzare il potenziale di un giocatore, ma sempre per il collettivo. Per un attaccante, è un enorme piacere, perché fai gol e guadagni fiducia. Se Mateo Retegui aveva già caratteristiche coerenti con lo stile di Gasperini, il tattico bergamasco vede importanti aree di miglioramento dalla sua parte. Correre, ma correre al fine di qualcosa di importante: questo è il requisito principale del tecnico”.
L’ex Genoa ne sta beneficiando:
“Mateo Retegui non smette mai di attirare elogi in questo inizio di campionato. Una progressione clamorosa, per un giocatore il cui arrivo nella nazionale italiana un anno e mezzo fa era considerato l’ennesima prova di declassamento del calcio italiano. Dopo una stagione di adattamento, ora sembra essere decollato”.
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