I Friedkin, adesso a Parigi, decideranno presto il da farsi. Giovedì c’è l’Union Saint-Gilloise in Europa League. Da escludere il ritorno di De Rossi
Ivan Juric sembra avere le ore contate a Roma. Il tecnico croato dirige l’allenamento dopo la sconfitta di Verona, ma la società si sta muovendo per trovare un sostituto adatto e far risalire la Roma. Sportmediaset rivela una rosa di possibili nomi, alcuni dei quali già sondati dai Friedkin.
Il post-Juric: ci sono anche Terzic, Potter e Lampard
Scrive Sportmediaset:
“Dopo il ko di Verona il tecnico croato sta dirigendo l’allenamento a Trigoria ma è a forte rischio esonero: i Friedkin, adesso a Parigi, decideranno presto il da farsi. Giovedì i giallorossi dovranno affrontare l’Union Saint-Gilloise in Europa League. L’esonero non è scontato, ma da giorni la proprietà si sta guardando attorno. E c’è da capire se la volontà di Dan e Ryan Friedkin sia quella di affidarsi a un traghettatore (Ranieri sarebbe in pole) o di iniziare un nuovo progetto con un volto importante alla guida. Da escludere quasi totalmente un ritorno di Daniele De Rossi.
A proposito di nuovo progetto, il club ha già sondato dei tecnici, tutti stranieri. Un primo contatto, tramite una agenzia specializzata nel recruiting (Retexo) sarebbe andato in scena con Paulo Sousa, attualmente alla guida dello Shabab Al-Ahli (club di Dubai). Gli altri nomi sul taccuino? Terzic, Potter e pure Lampard. Attenzione però a una candidatura che avrebbe del clamoroso: quella di Roberto Mancini”.
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Roma, Juric sembra Alice nel paese delle meraviglie
Oggi la gran parte dei quotidiani parla di “Fatal Verona” per la Roma. Altra sconfitta e profondo rosso per la squadra di Juric che però continua a ostentare calma e tranquillità inspiegabili. Il club dei Friedkin è undicesimo e deve più guardarsi alle spalle che osservare la vetta con il tentativo di raggiungerla. Il Messaggero parla di un Juric in stile Alice nel paese delle meraviglia, ma nei calciatori si vede malinconia e rabbia.
La Roma sprofonda, e adesso si guarda più indietro che avanti. La vera rivoluzione è questa: dal sogno Champions al salvare il salvabile e sono passate solo undici giornate. Si va avanti così? Juric mostra la solita tranquillità, la spensieratezza di Alice nel paese delle meraviglie: la squadra – secondo lui – ha regalato la vittoria al Verona, anche grazie a una svista arbitrale. Nei volti dei calciatori si legge una certa malinconia, mista a rabbia: si discute, si litiga, ma la soluzione dei problemi sono sempre più lontani. Juric può godersi la prestazione appena appena sufficiente, ma incassa l’ennesimo risultato negativo (in trasferta la Roma non vince da aprile, a Udine, gol di Cristante), e fa i conti con il futuro, che torna a essere nebuloso. Questo è il calcio: se si capita nel posto sbagliato al momento sbagliato è un problema serio e va risolto.