Il Fatto quotidiano racconta cosa si cela dietro la start-up che dovrebbe legalizzare il nostro calcio: ha 5 dipendenti. Previti grande amico di Lotito
Se chiami la piattaforma anti-pirateria della Serie A, risponde lo studio Previti (Ziliani)
Paolo Ziliani sul Fatto quotidiano racconta cosa si cela dietro “SP Tech”, la start up che gestisce per conto di Lega e Dazn la piattaforma anti-pirateria “Piracy Shield”.
Ecco cosa scrive Ziliani:
Capisci che c’è qualcosa che non va quando vai in cerca di indirizzo e numero di telefono. Digiti il nome “SP Tech”, la start up che gestisce per conto di Lega e Dazn la piattaforma anti-pirateria “Piracy Shield”, quella che due settimane fa commise il disastro epocale del blocco di Google Drive (in Italia gestisce il 70% del traffico di Google), e ti compaiono un indirizzo di Roma (via Cicerone 60) e un numero di Milano (prefisso 02). Se poi componi il numero, senti una voce gentile rispondere: “Studio Previti: desidera?”. Lo studio Previti, fondato a fine anni 50 da Cesare Previti, l’ex ministro della Difesa del primo governo Berlusconi poi condannato nel processo Imi-sir e in quello per il Lodo Mondadori, è uno studio legale affidato oggi al figlio Stefano, avvocato come il padre.
Previti grande amico di Lotito
È importante dire, per inquadrare meglio il tutto, che papà Previti, oggi 90enne, è un grande tifoso della Lazio nonché amico del presidente Claudio Lotito.
Ma torniamo a “SP Tech”, la start up lupus in fabula che, a dispetto, dell’importanza conferitale dal potere di oscurare i siti in odore di pirateria, non dispone di una sua sede e di un suo centralino. Provi a capirne di più e scopri che l’azienda ha 5 dipendenti, un fatturato di 415 mila euro, un attivo di 11 mila euro, ha venduto “Piracy Shield” alla Lega (che poi l’ha girata ad Agcom) per 25 mila euro e riceve dalla Lega Serie A per l’operatività annuale un compenso di 58 mila euro. Scavi ancora un po’ e scopri che “SP Tech” non solo non ha una sua sede, ma non dispone nemmeno di un Soc (Security Operation Center), cioè uno staff di pronto intervento in caso di emergenze o eventi critici tipo, appunto, l’oscuramento di Google Drive.