A Killington, nel Vermont. Era in testa. Aveva detto: «In tv dovrebbero far vedere quanto ci facciamo male, anche se le immagini sono crude»
Shiffrin cade rovinosamente nel finale, si teme un grave infortunio
Mikaela Shiffrin sembrava avviata a vincere o quantomeno a salire sul podio dello slalom gigante a Killington in Vermont. Aveva vinto la prima manche e poi nella seconda, nel finale, è caduta ma la caduta è stata molto brutta. Si teme un brutto infortunio per la fuoriclasse statunitense, infortunio che potrebbe tenerla fuori tutta la stagione. Era alla ricerca della sua vittoria numero cento in coppa del mondo.
Ha vinto la svedese Sara Hector davanti alla croata Zrinka Ljutic. Terza la svizzera Camille Rast. Nona l’italiana Lara Colturi che corre però con i colori dell’Albania. Nella seconda manche è caduta anche Federica Brignone ma per fortuna senza alcuna conseguenza fisica. Le prime due italiane – Zenere e Collomb – al 18esimo e al 19esimo posto.
In testa alla classifica generale c’è ancora Mikaela Shiffrin davanti alla svizzera Camille Rast e alla croata Ljutic. Ovviamente la Shiffrin potrebbe essere fuori in caso di grave incidente. Ne sapremo di più nelle prossime ore.
La Shiffrin aveva deciso di non fare più le discese libere proprio per tutelare la sua salute.
Shiffrin: «In tv dovrebbero far vedere quanto ci facciamo male, anche se le immagini sono crude»
“Non puoi combattere con una montagna e aspettarti di vincere”. Mikaela Shiffrin parla dei pericoli dello sci – sempre di più, sempre più estremi, quasi un’epidemia – con il Telegraph, una settimana prima di cadere a Cortina. E di farsi male come il compagno, Kilde. È un’intervista, scrive lo stesso giornale inglese, un po’ premonitrice. Perché la più grande sciatrice della storia parla proprio di quello, degli incidenti, del perché continuare, di come affrontare i pericoli.
“Il rischio di schiantarsi e di avere non solo infortuni che interrompono la carriera o la stagione, ma infortuni che alterano la vita… è un peso molto grande da portare con sé. Soprattutto quando lo hai sperimentato in prima persona, immagino che la prospettiva cambi un po’. Non lo nego. Ma si tratta di valutare il rischio rispetto al rendimento, credo. Mi sento responsabile. Sono sempre stata molta consapevole dei rischi. In futuro tenderò a ritirarmi dalle gare di velocità (discesa libera e superG) con condizioni discutibili, più di quanto sono disposta a gestire”.
“Cerco di essere onesta al riguardo. E i miei allenatori, la mia squadra, anche mia madre: mi affido a loro per aiutarmi a guidarmi in queste decisioni. E lei mi ha fatto la stessa domanda. Come ti senti a gareggiare dopo aver visto l’incidente di Aleks? Mi sento bene”.
Shiffrin parla dell’infortunio di Kilde: “Onestamente, la sua gamba era come un’immagine di guerra. La lacerazione non gli rende giustizia. In tv non l’hanno mostrata perché era troppo. Ma penso che forse ci sia un modo per condividerlo in modo che le persone possano scegliere se vogliono vedere cose così o meno. Perché forse la gente vedrebbe quanto è forte in realtà, se sapessero un po’ di più sulla gravità dell’incidente e sulle procedure che ha subito e sul tempo di recupero… È stato brutto”.
E’ più o meno quello che sta facendo in questi giorni Sofia Goggia, mostrando sui suoi social la caviglia tumefatta dopo l’operazione.
Per Shiffrin una delle componenti dei numerosi infortuni degli ultimi tempi potrebbe essere la stanchezza: “È piuttosto difficile esprimere a parole quali siano le esigenze effettive per gli atleti che sono tra i primi 15 in più discipline e costantemente sul podio. Come Aleks ha recentemente detto, oltre al calendario delle gare in sé, con i media e le premiazioni post-gara che si protraggono fino al pomeriggio, avere un programma serale completo su più sere è molto. È davvero troppo. Sono assolutamente convinta che la stanchezza a questo punto della stagione abbia un ruolo negli infortuni che abbiamo visto ultimamente, compreso il mio“.