Neanche le tante pubblicità scalfiscono l’immagine di bravo ragazzo, persino noioso. Per l’Italia è come Becker e Graf per la Germania
Sinner too big to fail, ora è troppo per il tennis per essere squalificato. Anche i tedeschi della Süddeutsche celebrano Jannik erore delle Finals di Torino e non solo.
L’inviato del quotidiano tedesco scrive:
C’è una domanda che si sente ripetere, è la domanda su cui ruota tutto a Torino questa settimana: “C’è Jannik?”
Sì, sì, c’è Jannik, ovunque. Jannik Sinner è ovunque, questa settimana a Torino, ma in verità in tutto il Paese da mesi. Sulle prime pagine di riviste sportive, quotidiani, riviste di moda, tabloid. Sui cartelloni pubblicitari, in televisione, negli spot dei conti bancari, dell’abbigliamento sportivo, delle connessioni internet, della pasta, del caffè, degli orologi, degli abiti, perfino delle creme per la pelle, fa pubblicità. In patria e non solo, il numero uno del ranking mondiale del tennis è disponibile in così tante varianti (e sempre flessibile in tre lingue, italiano, tedesco, inglese) che una cosa è certa soprattutto: Jannik Sinner è l’innesco di un notevole boom paragonabile forse alla Germania degli anni Ottanta con Boris Becker e Steffi Graf.
Cattolicesimo, la Mamma e calcio sono le tre religioni di stato in Italia. Almeno questo è quello che la gente pensava finché non è arrivato Sinner.
Sinner e il culto dell’eroe
Ovviamente il culto dell’eroe (qui cosa scrive di lui il Nyt) è sempre accompagnato e dall’idea che possa cadere. Il discorso va sul caso doping e il caso Clostebol.
Il pubblico italiano, leale e fermamente dalla sua parte, considererebbe assurdo squalificare Sinner. A livello internazionale, tuttavia, queste voci esistono sicuramente. L’insinuazione è che probabilmente il tennis non vuole fare a meno del suo giocatore attualmente più importante.
Anche a Torino si ha l’impressione che Sinner sia attualmente too big to fail. Lunedì sera è stato celebrato dall’Atp come numero uno del mondo.
La consolazione forse sta nel fatto che prevale l’impressione che non solo la sua squadra, ma un intero Paese non si allontanerà da lui. Sinner è supportato con un calore che lui stesso sa irradiare, ad esempio quando dà il cinque a una bambina che corre in campo con lui prima che lui giochi. Non importa quanta pubblicità faccia per quanti prodotti, nulla in Sinner sembra messo in scena o orchestrato, solo a volte un po’ noioso e ben educato, come un buon genero.