4,7 milioni incassati. Libero scrive che il film è un successo. Lui in tv: «Ho voglia di raccontare Maradona» e ricorda il primo incontro con lui
Sorrentino e Parthenope stracciano gufi e critici: il film vola al botteghino (4,7 milioni incassati) – Libero
Il quotidiano Libero in difesa di Paolo Sorrentino e del suo ultimo film “Parthenope” che ha innescato una gara a chi scrive la stroncatura più feroce. Evidentemente, però, il film piace. Perché al botteghino vola, gli incassi hanno superato i quattro milioni e mezzo.
Su Libero ne scrive Alessandra Menzani:
Possono dormire sonni tranquilli i critici, i gufi, tutti coloro che godono per gli inciampi altrui, quelli che non vedono l’ora di dire di un artista «è finito» o «non ha più niente da dire», insomma celebarne il decesso professionale. Sì. Tutti costoro sono stati sonoramente smentiti dal risultato al botteghino dell’ultimo film del premio Oscar Paolo Sorrentino (che di quasi tutto si fa una risata): lui è vivo e lotta insieme a noi. La sua ultima fatica cinematografica, la coproduzione internazionale Parthenope, è un successo, dati alla mano. Il film che ha goduto di un massiccio battage pubblicitario e la presenza dello schivo cineasta napoletano in parecchi salotti tv, ha sfondato.
Aggiorniamo noi i dati: ad oggi Parthenope ha incassato 4,741 milioni di euro.
Sorrentino e le ospitate in tv
Ricorda Libero che Parthenope “allo scorso Festival di Cannes non aveva raccolto premi né critiche entusiastiche”. Ma che anche le numerose presenze televisive del regista hanno contribuito al successo della pellicola.
Particolare non da poco, abbiamo potuto godere della presenza dell’artista in tv, lui che non è solo un regista, ma anche uno scrittore ( Hanno tutti ragione), un battutista e financo un filosofo, passateci la definizione.
Ospite di Massimo Gramellini, su La7, insieme a Roberto Vecchioni, Sorrentino ha regalato una riflessione originale e anti conformista dei giovani di oggi. «I ragazzi che sto incontrando sono nettamente migliori», dice il cineasta di Le conseguenze dell’amore, «di quando avevo 17 o 18 anni io. Estremamente intelligenti, colti, speculativi. Penso ci siano troppi luoghi comuni intorno a loro».
Nello stesso programma ha anticipato quale potrebbe essere il suo prossimo soggetto: nientemeno che un film su Diego Armando Maradona. «Ho voglia di raccontare Maradona. Ma è anche molto difficile creare una finzione su un personaggio che è stato molto cinematografico». E la scrittura della sceneggiatura, forse, potrebbe nascere dal primo incontro del regista con il campione argentino. «L’ho visto allenare su un campo da tennis, di nascosto dal Napoli, prima dei Mondiali dell’86 – ricorda – per un’ora ha tirato il pallone all’incrocio dei pali».