Il francese è nella top 10 per falli subiti, all’Inter ha portato 20 in questa stagione, e anche nei duelli arei con il 75% di duelli vinti.
L’Equipe dedica un focus su Marcus Thuram, attaccante dell’Inter che questa sera affronta il Napoli a San Siro. Il quotidiano francese sottolinea le qualità del connazionale e l’importanza che ha conquistato nella rosa di Inzaghi nel giro di due anni.
“Con 8 gol in 14 partite in tutte le competizioni, Marcus Thuram è il capocannoniere dell’Inter in questa stagione. Ma il suo contributo va ben oltre la statistica più gratificante per un attaccante“, sottolinea l’Equipe.
Il contributo di Thuram all’Inter va oltre i gol
“Dal suo arrivo all’Inter, nell’estate del 2023, Thuram ha causato 7 dei 17 rigori segnati dalla sua squadra in Campionato, senza aver mai avuto l’opportunità di realizzarli lui stesso. Il tiratore designato è Hakan Çalhanoglu e, in sua assenza contro la Juventus, è stato Piotr Zielinski a trasformare due calci di rigore“.
Questo è un dato che sottolinea come il francese sia diventato “sempre più inafferrabile per i difensori della Serie A, 20 falli procurati in questa stagione. Solo altri nove giocatori hanno provocato più fischi da parte degli arbitri. Due di questi falli hanno portato all’espulsione diretta di due avversari, mettendo l’Inter nelle condizioni ideali per vincere” Ovvero Guillermo Maripan del Torino (3-2, 5 ottobre) e Saba Goglichidze dell’Empoli (3-0, 30 ottobre).
Inoltre, “Thuram tende a catalizzare sempre più il gioco offensivo dei suoi, sia a terra che in aria con il 75% dei duelli aerei vinti (anche lì top 10 in Serie A). Simone Inzaghi ha assicurato in conferenza stampa questa settimana: «Marcus è un ragazzo intelligente, un gran lavoratore che migliora giorno per giorno. Per noi è un grande valore aggiunto»“.
Il Napoli è avvisato.
McTominay, Conte sta disegnando il Napoli attorno a lui
Scrive la Gazzetta con Vincenzo D’Angelo:
Il Napoli era stato pensato col 3-4-2-1, sistema su cui Conte ha lavorato per tutta l’estate. Ma gli ultimi colpi di mercato sono stati un invito a cambiare, a cercare “l’abito” giusto per esaltare la qualità dei singoli. E allora il passaggio alla mediana a tre (con la rinuncia – almeno sulla carta – della difesa a tre) è stato quasi obbligato dopo l’arrivo di Scott McTominay, una mediana “box to box” per dirla all’inglese, con una fisicità che in Italia può fare la differenza. L’impatto sulla Serie A è stato subito dirompente, ora però che è svanito l’effetto sorpresa, c’è bisogno di una chiave diversa per tenerlo sempre nel vivo del gioco e soprattutto della fase offensiva.
Un lavoro che Conte sta cercando di affinare nelle ultime settimane, dopo le difficoltà riscontrate con Empoli e Lecce.