Cinque gol segnati in nove partite in Ligue 1. L’ex Napoli ha raccontato: «Ho la fiducia di tutti qui e ne avevo bisogno».
Hamed Junior Traoré ha trovato la sua dimensione. Dopo essere esploso col Sassuolo, il trasferimento al Bournemouth non gli ha dato modo di fare il salto di qualità che sperava. A gennaio il Napoli l’ha preso in prestito sperando di ritrovare quel giocatore che aveva fatto innamorare i tifosi nero-verdi, ma anche stavolta non è riuscito a esprimersi al meglio. Quest’anno il club inglese ha deciso di prestare l’ivoriano all’Auxerre, club militante in Ligue 1; in nove presenze ha già segnato 5 gol e fornito 1 assist. Anche ieri sera, contro il Marsiglia, si è reso protagonista con una rete.
Traoré sta tornando ai livelli di quando era al Sassuolo
Il tecnico Christophe Pelissier lo ha elogiato: «Oltre ad essere un grande giocatore, è soprattutto un grande uomo. Abbiamo lavorato molto con lui soprattutto con i video e si è ambientato bene».
E anche Traoré sembra essere di nuovo felice:
«Ho un ottimo rapporto con l’allenatore e ci parliamo molto. Mi ha mostrato quello che non gli piaceva e abbiamo cercato di trovare soluzioni. Ho la fiducia di tutti qui e ne avevo bisogno. Cerco di migliorare settimana dopo settimana perché posso fare ancora di più».
L’Equipe scriveva di lui lo scorso 20 ottobre:
E’ un vero numero 10, ma cerca di adattarsi alle varie posizioni del centrocampo. Ha vivacità in campo e una tecnica raffinata, gestisce da solo la manovra offensiva della sua squadra. Sarà sicuramente un uomo chiave per cercare la salvezza in Ligue 1.
Quando l’ivoriano si presentò al Napoli: «I miei punti di forza sono la tecnica e la visione di gioco»
Il tuo arrivo a Napoli:
«L’atmosfera allo stadio è top. Non si può spiegare, bisogna viverla. La gente è fantastica, ti fanno sentire a casa, sono molto felice di essere qua.»
I tuoi punti di forza:
«La tecnica, la visione di gioco e la lettura.»
Giocatori del passato e del presente a cui ti ispiri:
«A tre giocatori del passato: Yaya Touré, Iniesta e Ronaldinho. Oggi, sempre a loro, perché guardo i video su YouTube.»