A Radio Anch’io Sport: «Roma? Ho un contratto con il Real di due anni, ma si può interrompere o prolungare. Il Napoli è rinato con il lavoro e la serietà di Conte»
Carlo Ancelotti è l’allenatore più titolato del Real Madrid. «Vincere non è mai facile, ma vincere al Real Madrid è un po’ più facile che altrove», ha detto il tecnico di Reggiolo a Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1.
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Ancelotti: «Ho un contratto di due anni al Real, ma si può interrompere o prolungare»
Nel resto dell’intervista Ancelotti parla di Champions, Milan, Roma e anche di Nico Paz. Sulla massima competizione europea dice:
«L’obiettivo prioritario adesso è qualificarsi prima di pensare alla finale. Il percorso verso la Champions League non è facile, ci mancano ancora due partite per passare al girone. A livello europeo l’unica squadra che spicca è il Liverpool, che ha vinto tutte le partite di Champions League e sta giocando molto bene. È a marzo o aprile però che devi essere pronto per cercare la vittoria».
Sul campionato di Serie A:
«Avvincente, ci sono tante squadre davanti. L’Inter è la più collaudata, ha una rosa competitiva. L’Atalanta sta facendo ottimamente, mentre il Napoli è rinato con il lavoro e la serietà di Antonio Conte».
Parla anche del Var, argomento sempre molto attuale:
«Il Var ha portato qualcosa di buono da un punto di vista, ma quando la decisione è soggettiva è diverso da quello che può essere un fuorigioco».
Il Milan ha esonerato Fonseca:
«Per un allenatore essere licenziato fa parte del suo lavoro. Io sono stato licenziato tante volte, perché quando ci sono problemi in una squadra la responsabilità ricade su un solo uomo, che è l’allenatore. È inevitabile che quando le cose non vanno andate bene, la responsabilità ricade sull’allenatore , anche se non è giusto Fonseca sa come io so che può essere così. Nel calcio non si sa mai. Contro di noi il Milan ha giocato molto bene e ha meritato di vincere. Forse non hanno trovato la continuità che la società rossonera chiedeva loro. È abbastanza semplice».
Che rapporto bisogna avere con i propri giocatori?
«Il rapporto con i giocatori è fondamentale, così come quello con la società. Il gruppo, la squadra, è l’ancora di salvezza dell’allenatore, che deve essere cordiale, ma professionale nei suoi ruoli. Un buon rapporto non si ottiene solo mettendo i giocatori in campo , perché ne prendi solo 11 a partita e il resto va in panchina. La serietà deve venire dall’allenatore e dal giocatore».
Si parla molto di Ancelotti futuro allenatore della Roma:
«Sto molto bene qui. Rainieri è un amico e sta facendo molto bene alla Roma. Sono molto unito alla Roma. È sempre nella mia memoria. Ma mi piace qui. A Madrid, quando vinci un titolo, pensi già a quello successivo. Adesso pensiamo alla Supercoppa. Il cerchio al Real Madrid non si chiude mai».
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Come cambia il calcio?
«Il calcio cambia e continuerà a cambiare molto. La tecnologia; il modo di arbitrare è migliorato. È cresciuto il rispetto tra arbitri e giocatori. Sta cambiando in meglio. Ciò che attira l’attenzione in questo momento è il numero di partite. Il calendario è esagerato e molto impegnativo per i giocatori. Deve cambiare nel prossimo anno perché non è possibile fare progressi in questo modo. Mette a rischio la salute dei giocatori».
Il Real l’ultima squadra di Ancelotti?
«Mi piace allenarmi ogni giorno. Chissà se il Real Madrid sarà la mia ultima squadra? Ho un contratto di due anni , ma il contratto può essere interrotto o prolungato».
Ancora sulla Champions:
«Con questo nuovo formato, ciò che è chiaro è che si stanno verificando molte sorprese e incertezze. Ma alla fine penso che ci sia tempo per recuperare».
La nazionalità del calciatori in rosa:
«È vero che la rosa del Real Madrid è piena di stranieri e che negli ultimi anni sono arrivati tanti giovani. Gli ultimi casi, Guler ed Endrick, stanno lentamente entrando nella squadra. Ma il gruppo spagnolo è sempre molto importante perché determina l’atmosfera dello spogliatoio. La fortuna del Real Madrid in quest’ultimo anno ha avuto a che fare con il fatto che il gruppo spagnolo è stato molto serio, professionale e molto forte».
Una battuta su Nico Paz:
«Lo seguiamo molto. Penso che quest’anno di allenamento fuori dal Real Madrid sarà molto positivo per lui. È un giocatore che secondo noi sarà il futuro del Real Madrid».
In futuro si arriverà a 10 sostituzioni:
«No, è un’esagerazione [ride]. Basta giocare meno partite. Lega, Uefa e Fifa devono trovare un accordo. Lo troveranno? Non lo so. La chiave è lì. Iniziamo ad allenarci oggi, oggi 30, e il 29 gennaio, un mese dopo, abbiamo già giocato nove partite. Mi sembra esagerato. Complimenti a tutti e auguro un sereno 2025».