“Senza mezzi giudiziari, il Barça deve far convalidare e approvare da LaLiga tutta la documentazione per la vendita dei posti Vip del futuro Spotify Camp Nou”
La faccenda Dani Olmo è più seria di quanto sembri. Il Barcellona ha incassato oggi pomeriggio un altro no dal Tribunale di primo grado di Barcellona in merito alle “misure cautelari adottate al club per poter tesserare Olmo”. Lo scrive el Mundo Deportivo.
Il Barcellona rischia seriamente di perdere a zero Dani Olmo
Scrive el Mundo Deportivo:
Nuova battuta d’arresto giudiziaria per il Barça nel ‘caso Dani Olmo’. Dopo che venerdì scorso il Tribunale di Commercio 10 di Barcellona ha negato le misure cautelari adottate al club del Barça per poter tesserare Olmo, martedì un altro giudice ha negato al Barça la possibilità di tesserarlo. Il Tribunale di primo grado 47 di Barcellona ha negato al club del Barça anche la misura cautelare per il tesseramento di Dani Olmo nella Liga.
È stata l’ultima via giudiziaria che il club del Barça utilizzerà per provare a registrare il contratto del trequartista con l’obiettivo di poter giocare l’ultimo tratto di stagione. Senza mezzi giudiziari, il Barça deve solo far convalidare e approvare da LaLiga tutta la documentazione per la vendita dei posti Vip del futuro Spotify Camp Nou.
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El País stronca il Barcellona di Laporta: “sopravvive improvvisando, il presidente sta rovinando il club
Il Barcellona pare dovrebbe riuscire a registrare Dani Olmo e Pau Victor in Liga; dopo il verdetto contro del tribunale, i blaugrana potrebbero vendere a metà prezzo (circa 100 milioni) una parte dei pacchetti Vip del nuovo Camp Nou per rientrare nelle spese. Tuttavia, El País critica la gestione del presidente Laporta per la riducibilità all’ultimo minuto e le “improvvisazioni” manageriali. Il quotidiano spagnolo scrive:
Nonostante sia stata una formula già utilizzata lo scorso anno per Koundé, Jõao Felix, Cancelo, Iñaki Peña o Marcos Alonso, l’importo è ora molto più alto e più difficile da coprire. La vendita degli asset continua ad essere la pratica abituale dal ritorno di Laporta alla presidenza nel 2021. La ricerca di risorse si sta espandendo in paesi come Qatar, Dubai, Mongolia e Azerbaigian dopo che il contratto firmato con la Nike non è stato sufficiente a regolarizzare la situazione di Olmo. Il Barcellona sostiene che siano cambiate le regole in Liga, che siano diventate più restrittive. (…) Lo stesso giudice che ha concesso l’ingiunzione di Gavi, ora ha negato quella di Olmo.
Olmo potrebbe aver diritto a un risarcimento se non dovesse riuscire a essere registrato. Il club si è già abituato alla capacità del suo presidente di trovare il rimedio a qualsiasi difficoltà dell’ultimo momento e trasformare in successo un errore di gestione che si ripete nei quasi quattro anni del secondo mandato iniziato nel 2021. La routine ormai è quella. Il “laportismo” è stato imposto come modus vivendi al Barça.