In conferenza: «Sarà una partita accesa contro un’avversaria di altissimo livello. Dia e Tavares proveremo a recuperarli solo per domenica.»
Marco Baroni, tecnico della Lazio, è intervenuto alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Napoli. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa hanno spaziato dagli infortuni occorsi al suo centrocampo al valore dell’avversaria, attuale capolista della classifica di Serie A (ma che giocherà con moltissime riserve ndr). Baroni, che ha un noto ed evidente legame con la città di Napoli per il suo passato da calciatore, ha poi commentato su quali saranno le proprie eventuali scelte di formazione negli altri reparti – a centrocampo, come detto, sono contati -, soprattutto in vista del fatto che domenica prossima alle 20:45 la sfida si riproporrà in campionato al Maradona.
Baroni: «Penso solo alla sfida di domani. Su Dia e Tavares…»
Di seguito il contenuto integrale della conferenza di Marco Baroni:
«La Coppa è una competizione a cui teniamo, vogliamo far bene. Ieri abbiamo lavorato con attenzione e voglia, chiaramente abbiamo delle defezioni e proveremo a recuperare qualche giocatore oggi. Poi si gioca con la prima in classifica, meritatamente in testa: vogliamo far bene.»
Sulle ultime uscite:
«La partita con il Ludogorets è stata particolare: abbiamo creato e giocato ma non siamo riusciti a trovare il gol. Io guardo sempre quello che si fa in campo e ciò che meriti, non siamo riusciti a vincere principalmente per un pizzico di determinazione sotto porta che è mancata. Con il Parma credo che la squadra abbia fatto una buona partita, nel primo tempo quell’episodio ha innervosito la partita. Poi abbiamo ripreso a giocare e creare, io guardo quella prestazione. Abbiamo commesso degli errori e lo sappiamo, ma fanno parte di una crescita costante che deve esserci, sia di squadra che individuale. Anche dopo il 2-0 la squadra mi è piaciuta, è ripartita a testa bassa e ha creato tanto per riequilibrare la partita. Non siamo chiaramente contenti del risultato, ma credo che la squadra se gioca come ha giocato porterà a casa delle vittorie.»
Alla Lazio mancano punti in classifica per decisioni arbitrali?
«Alla fine in un campionato sbagliano tutti, come sbaglio io e sbagliano i calciatori. Io non porto mai la squadra su quel terreno, noi dobbiamo pensare solo al lavoro e abbiamo massima fiducia in tutto e tutti. Il lavoro ci porta a quello che vogliamo fare, la crescita su questo aspetto ci sarà. Dobbiamo sapere che nel calcio ci possono essere queste situazioni. Non voglio parlare di errori, dobbiamo saper gestire queste situazioni e dobbiamo crescere per farlo. Abbiamo analizzato ciò che abbiamo sbagliato e quello lo possiamo controllare.»
Sugli infortunati e gli assenti:
«Abbiamo dei giocatori quasi pronti al rientro, ieri Castrovilli ha fatto il primo allenamento con la squadra e può fare qualche minuto. Per noi è un aspetto positivo perché ci teniamo al ragazzo, conosciamo il suo percorso e lo vogliamo con noi. Qualche giocatore è uscito con qualche problemino da Parma, vediamo se riusciamo a recuperarlo anche con un minutaggio parziale. Tavares per domani non c’è, ma non getto la spugna per la prossima.»
Sul Napoli:
«A me non sorprende assolutamente, il Napoli è meritatamente primo in classifica. Io conosco Conte oltre i risultati, sono stato due anni vicino a lui e l’ho visto lavorare. So che è un grande allenatore e sarà dura per tutti gli altri. Non sono stupito, nella classifica del Napoli c’è tanto lavoro. Sappiamo di avere di fronte un avversario di altissimo livello, è una squadra solida e complicata da affrontare per tutti. È un test importante per noi, vogliamo misurarci con questo tasso di difficoltà e verrà fuori una partita vera e accesa.»
Sulle scelte di formazione di domani:
«Domani sono tutti utilizzabili, questi ragazzi lavorano con noi e ci danno una grande mano, parlo di Hysaj, Akpa e Basic, sono valutabili per me per il rispetto del loro comportamento, sono stati dei grandi professionisti durante la settimana. Per gli altri devo fare delle valutazioni, oggi è la seduta che mi permette di capire come gestire la squadra. Noi non abbiamo seconde linee, chi va in campo è un titolare. Fino ad oggi tutti hanno dato un grandissimo contributo e me lo aspetto anche domani.»
Baroni su Dia e sul doppio confronto col Napoli:
«Sono due partite importanti, uno lo giochiamo da noi domenica da loro. Sono due partite con nature diverse, penserò alla seconda da domani sera. Abbiamo di fronte la gara di domani e faremo di tutto per fare bene. Dia domani non credo sarà a disposizione, ma è possibile un recupero per domenica.»
Su Isaksen:
«È dentro nell’essere più decisivo, ma lo sa anche lui. Non è un ragazzo che si nasconde, a Parma ha fatto una buona partita ma quella palla deve metterla dentro. Può fare quel click per essere anche dal punto di vista realizzativo un giocatore che può fare la differenza, lo sa anche lui perché ne parliamo e ci lavoriamo. Considero il suo percorso più che positivo.»
Baroni: «Il prossimo mese? Siamo in un percorso, contano le prestazioni»
«Sappiamo che si passa anche da queste gare e da queste battute d’arresto, quando ho detto a fine gara che sono orgoglioso della squadra è perché ho visto una squadra che ci ha creduto fino alla fine, poi ci è mancata quella cattiveria per sfruttare le tante occasioni. Per noi è un percorso, il direttore ha parlato di anni di percorso, io invece vi ho detto che non abbiamo tempo. Ci prendiamo una squadra che non è mai battuta, perché per me quello è importante. Posso essere battuto nel numero perché ho perso la partita, ma non sulla prestazione perché quella la voglio alimentare sempre.»
Serve un maggior confronto tra voi allenatori e giocatori con la classe arbitrale?
«Chiedo scusa per la risposta che non vi accontenta, ma questi confronti ci sono poi non possiamo renderli pubblici. Ci sono delle situazioni da correggere, ma fa parte del nostro percorso di crescita. Pensiamo che si può migliorare tutti anche in certe valutazioni, ma questo confronto c’è e lo facciamo.»
Baroni sui margini di crescita della Lazio:
«Io so che il percorso è lunghissimo, mi trovate così sia quando le cose vanno bene sia quando bisognerà essere ancor più centrato ed equilibrato. Da questo punto di vista sono assolutamente centrato con la squadra nel nostro percorso che deve passare dal gioco. La squadra può fare questo, a me fa piacere di questa partenza ma non abbiamo fatto niente. Ci sono tante gare e tante difficoltà da affrontare tutti insieme.»
Poi il pensiero su Bove:
«Volevo solo portare un grande saluto e un grande abbraccio a Edoardo Bove a nome mio, della società, della squadra e di tutto lo staff. Siamo vicino a Edoardo, alla famiglia e a tutta la famiglia. Forza, forza, forza.»