Il serbo ricondotto alla ragione, non sia mai venga stravolta la narrazione imperante. Nulla di nuovo
Come previsto, Vlahovic si scusa con i tifosi della Juventus: «Vi ho sempre rispettati. Ora ripartiamo insieme»
Alla fine, come ampiamente previsto, Dusan Vlahovic è stato ricondotto alla ragione. Ha ceduto alla dittatura del tifo che costringe a stare davanti alla curva della squadra a sentire ogni insulto immaginabile senza batter ciglio. Non sia mai venga stravolta la narrazione imperante. Su Instagram ha in qualche modo chiesto scusa (non si sa bene per cosa):
“Capisco il rammarico per gli ultimi risultati e avete tutto il diritto di manifestarlo, vi ho sempre rispettati dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente. Ora è importante continuare a sostenere la squadra e ripartire uniti tutti insieme fino alla fine”.
Questo il messaggio comparso in una storia Instagram dell’attaccante della Juventus. Ieri sera il deludente pareggio contro il Venezia di Di Francesco per 2-2, per altro acciuffato nei minuti finali grazia al rigore trasformato proprio da Vlahovic.
Al termine della partita dell’Allianz Stadium, c’è stato un duro faccia a faccia tra Dusan Vlahovic e i tifosi presenti nella Curva Sud dello stadio.
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Vlahovic riempito di insulti dalla curva, si è ribellato al rito di genuflessione – VIDEO
Dopo l’ennesimo paraggio della Juventus, contro il Venezia (2-2), acciuffato nei minuti finali, è arrivata la dura contestazione dei tifosi bianconeri a fine partita. Vlahovic però non ha gradito gli insulti e ha risposto (forse con un gesto) alla contestazione. Il Corriere dello Sport e Repubblica raccontano com’è andata. Scrive il CorSport:
Tutto accade a fine partita, quando i calciatori si riuniscono sotto la curva e invece di ricevere applausi ci sono solamente fischi, probabilmente anche qualche parolina tutt’altro che dolce. Il momento è delicato, perché poco prima c’era stato l’invito, usando un eufemismo, di tirare fuori gli attributi. Il serbo coglie l’attimo e invece di subire decide di rispondere. Impossibile decifrare, nel marasma, cosa stia dicendo, ma i gesti sono di chi non cerca di calmare la situazione, anzi.
A quel punto la curva intona un coro insultante nei suoi confronti, che lo induce ad andare negli spogliatoi con il pollice alzato. Così dopo mesi e mesi di critiche, probabilmente per uno stipendio da 23 milioni lordi che pesa e lo carica di responsabilità, è arrivata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Resta da capire se sarà una frattura ricucibile oppure no. Anche perché sembrano che anche i gol non siano mai abbastanza per valutarlo in maniera equilibrata