Inzaghi sfiora la media di punti a partita, con 1,97 in 326 gare e 195 vittorie. Gasperini a 1,61 (577 partite, 262 vittorie), Ranieri 1,52 punti (479 match, 196 successi)
Conte cerca la vittoria numero 150 in Serie A, viaggia a una media di 2,26 punti a partita (Gazzetta)
Antonio Conte vanta 149 vittorie in Serie A. Oggi a Genova, per Genoa-Napoli, cerca la vittoria numero 150.
Ne scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo:
Conte va a caccia della sua vittoria numero 150 in Serie A, di cui oggi è l’allenatore in panchina con la miglior media punti del campionato.
Dopo le difficoltà nella prima avventura alla guida dell’Atalanta, Antonio ha cominciato a viaggiare a marce altissime con Juventus e Inter e ora cerca di tenere lo stesso passo nell’avventura napoletana. In Serie A il bilancio di Conte è da primo della classe: in 219 partite, 149 vittorie, 47 pareggi e 23 sconfitte, con 427 gol fatti e 169 subiti. Numeri impressionanti che permettono a Conte di avere una media di 2,26. Tra gli altri allenatori in A capaci di centrare già il traguardo delle 150 vittorie, nessuno super i due punti a partita: Simone Inzaghi li sfiora, con 1,97 in 326 gare e 195 vittorie. Gian Piero Gasperini segue a 1,61 (577 partite, 262 vittorie), poi c’è Claudio Ranieri con 1,52 punti (479 match, 196 successi). Insomma, Antonio continua a macinare record su record.
Conte: «A Udine abbiamo dimostrato che possiamo prendere un cazzotto ma rimaniamo in piedi»
Tra il Napoli della prima giornata di campionato e il Napoli visto a Udine c’è un abisso. Lo ha visto Conte, allenatore azzurro, lo hanno visto tutti. Adesso il Napoli non si scoglie come neve al sole (parole sempre di mister Conte), non cade al primo cazzotto subito. Si rialza e lo restituisce ancora con più forza, lo ha detto anche in conferenza stampa. Il 3-1 a Udine ne è una testimonianza.
Domani che partita sarà?
«Giocare a Marassi non è mai semplice. Tipico stadio inglese, con le tribune vicino al campo. La tifoseria è molto calda. Noi dobbiamo giocare la nostra partita cercando di esprimerci al massimo e di portare quello che abbiamo preparato con grande attenzione ai dettagli e spirito di collaborazione. Anche nelle difficoltà, come è successo a Udine. Anche in quella circostanza abbiamo dimostrato che possiamo prendere un cazzotto però rimaniamo in piedi e cerchiamo di restituire questo cazzotto».
Durante la conferenza pre Bologna-Napoli, Conte aveva commentato così la prestazione alla prima giornata di campionato contro il Verona:
«Abbiamo dimostrato di non essere pronti a ricevere un cazzotto. Durante un match, i cazzotti si prendono però si cerca di stare in piedi. Quando si cade, ci si rialza e si prova a dare cazzotti. Invece al primo ricevuto, siamo andati giù. Abbiamo provato a rialzarci e ne abbiamo preso altri due. Noi dobbiamo lavorare su un aspetto che io non potevo conoscere. Forse è stato un bene che sia arrivato questo cazzotto forte subito. Ha riportato tutti alla realtà, anche i calciatori. Ripeto quello che a me fa piacere è aver percepito che i calciatori hanno capito per bene cosa è successo e ho visto in loro grande voglia e motivazione. Nella difficoltà si vedono gli uomini veri, noi abbiamo bisogno nella difficoltà di trovare qualcosa di importante. Tramite organizzazione, una parola tra di noi, anche un litigio tra di noi che possa portare a provocare quella scintilla. Stiamo lavorando un po’ su questo. Questo è un gruppo storico che ha qualità ed sono ragazzi per bene, sono grandi lavoratori. Io sono il primo a essere dispiaciuto, possiamo perdere una partita ma non come è successo a Verona».