Non si poteva perdere una partita senza aver subito tiri in porta. Nella ripresa McTominay in cattedra, Lukaku letale, Neres decisivo
Conte si toglie qualche sassolino verso chi in questo ambiente parla poco di calcio e troppo di “fumo”
Non si poteva perdere una partita senza aver subito tiri in porta dall’Udinese. Nel secondo tempo McTominay sale in cattedra, Lukaku è letale, Neres è decisivo con la sua rapidità. Il Napoli ritrova gol e vittoria in una giornata segnata da decisioni arbitrali a Cagliari a cui si può solo dire: ma che significa?
Nel primo tempo il Napoli prova subito a prendere il pallino facendo intensità nella metà campo friulana e Neres dopo 8 minuti fallisce al volo a 2 metri dalla porta udinese. Al 12° uno svarione di Buongiorno regala a Tauvhin la palla gol ma il francese spara alto. Gli azzurri spingono, soprattutto sulle fasce, ed è ancora Neres in azione solitaria a tirare di poco a lato.
Poi arriva la doccia fredda del rigore che Meret para ma Tauvhin ributta dentro. Il brasiliano è il più pericoloso e da un suo calcio d’angolo Anguissa in area a botta sicura ma il portiere respinge. In attacco Lukaku non ha ricevuto un solo pallone giocabile, Neres è il più incisivo e imprevedibile.
Nel secondo tempo McTominay si sveglia, lancia Lukaku che al primo pallone giocabile segna di sfondamento in stile San Siro. Gli azzurri acquistano fiducia e alzano il baricentro per mettere sotto pressione i friulani. Neres e Politano affondano sulle fasce ma manca la zampata o l’ultimo passaggio per Big Rom. Poi ci pensa il 7 che prende palla e da solo supera tutti fino a tirare in porta tra rimpallo e deviazione di Giannetti. Poi il Napoli dilaga con un’azione da manuale e Anguissa al 35° di potenza entra in area segnando la terza rete.
Il dominio è stato totale, mancava ancora una volta il gol. Dopo 50 minuti l’incubo è stato cacciato via dal numero 11. Neres dimostra che non può stare in panchina e che la catena di destra con Politano-Di Lorenzo non riesce ad essere efficace. Conte si toglie qualche sassolino dalla scarpa verso chi in questo ambiente parla poco di calcio e troppo di “fumo”. Siamo a 2 punti da un’Atalanta brillante ma troppo aiutata da errori arbitrali. Bisogna continuare così, a Genova un’altra partita da assaltare.