Messaggero: chissà se stavolta cederà a un club come il Galatasaray. Anche le statistiche sono a ribasso: meno minuti, meno dribbling e solo 2 gol in 16 presenze in Serie A.
I rapporti tra Paulo Dybala e la Roma non si sono conclusi quest’estate con l’offerta dall’Arabia, ma potrebbero finire a gennaio; tra poche presenze scatterebbe il rinnovo automatico a 8 milioni per l’argentino.
Dybala-Roma, un film già visto: l’argentino ha capito di non essere più al centro del progetto
Il Messaggero nell’edizione odierna:
Ci risiamo. La telenovela Dybala-Roma è come uno di quei grandi classici natalizi in tv, “Una poltrona per due” per intenderci. Il copione è noto: oggi è 20 dicembre ma sembra di essere al 20 agosto, con l’imminente rimpallo di responsabilità tra le parti. E sullo sfondo la sensazione malinconica che si sia perso tempo, bruciato allenatori, progetti, investimenti e idee all’insegna del vorrei ma non posso. Da un lato c’è la Roma che voleva cedere Dybala in estate e non ha cambiato idea adesso (soprattutto con la spada di Damocle del contratto che prevede tra poche partite un rinnovo a 8 milioni); dall’altro c’è il calciatore che ha capito di non essere più la stella cometa, ma vuole andar via solo per la meta giusta. Chissà se potrà essere il Galatasaray a gennaio, soprattutto per i 30 milioni messi sul piatto dal presidente. Paulo si guarda intorno.
In mezzo a tutto ciò c’è Ranieri, che alterna elogi a frenate di circostanza. Come uscire dal loop? Serve che una delle due parti sparigli. In questa prima parte di stagione numeri a ribasso per l’argentino; nelle prime 16 di Serie A ha messo a segno 2 gol con 0 assist. E dribbla anche di meno, con la media di minuti in campo diminuita; sono 60, l’anno scorso 75. Numeri che fanno riflettere i Friedkin.