In conferenza: «Per me la squadra ha migliorato tante cose. Vero che i risultati non lo dimostrano ma non siamo mai stati dominati»
Paulo Fonseca, allenatore del Milan, ha presentato in conferenza stampa a Milanello la sfida di domani contro l’Hellas Verona, partita valida per la diciassettesima giornata di Serie A.
Fonseca: «I risultati non lo dimostrano ma non siamo mai stati dominati»
Domani partita importante e non è una frase fatta…
«Da quando sono arrivato qui, ogni partita dico che è importante. Ma perché lo sono tutte. Domani partita difficile, ma come sempre abbiamo lavorato per vincerla».
Come sta Theo?
«Come sempre faccio, abbiamo parlato. La sua situazione è facile da spiegare: Theo ha giocato tanto, non ha trovato la miglior condizione fisica, ha bisogno di rinnovare la condizione per stare bene. È importantissimo per noi. Mai è una punizione che stia fuori, è semplicemente fare in modo che possa tornare alla condizione di essere il miglior terzino del mondo».
Come sta lo spogliatoio?
«Io so come sono le cose, voi non guardate gli allenamenti. Magari uno di questi giorni vi invitiamo per vedere l’atmosfera della squadra. C’è una bellissima atmosfera e quando è così è più facile lavorare. Mai ho sentito la squadra senza fiducia, senza voglia di lavorare, con tristezza».
Però il clima al di fuori non è dei migliori…
«Tutti noi capiamo la situazione dei tifosi. Non c’è nessuno che vuole vincere più di noi. I ragazzi sono forti, capiscono i tifosi. Quello che possiamo fare è lavorare in forma onesta per cambiare le situazioni, per avere i risultati che i tifosi meritano».
Che voto dai fino ad ora alla tua squadra?
«Non posso fare questo esercizio, non sarei giusto: io vedo le cose in un modo, gli altri in un altro. Io sono qui, lavoro tutti i giorni qui ed è meglio non fare questo gioco. Non ho guardato niente, ma le opinioni degli altri vanno rispettate. Possiamo migliorare tanto i risultati».
Cosa si aspetta dal mercato di gennaio?
«È presto per parlarne. Con la società parlo sempre, la società sta attenta al mercato e, se abbiamo bisogno, loro sono pronti per farlo».
Come colmare i problemi?
«Noi lavoriamo valutando ciò che succede in partita. Abbiamo avuto un problema sulla difesa dell’area a Cagliari e ci abbiamo lavorato: mai, da quella partita, la squadra ha avuto problemi in area. Ma poi ci sono altri problemi a seconda delle partite. Noi per il poco tempo che abbiamo cerchiamo di migliorare gli errori fatti nella partita precedenti. E per me la squadra ha migliorato tante cose. Vero che i risultati non lo dimostrano, ma qual è la partita in cui abbiamo avuto problemi di organizzazione tattica? O qual è stata la partita in cui gli avversari sono stati molto meglio di noi? Io non me ne ricordo, forse Liverpool e il primo mese. Ci sono state altre cose che non ci hanno fatto vincere, ma non siamo mai stati dominati. È questione di testa, di atteggiamento: questo è il maggior problema di questa squadra. Lavoriamo per trovare una spirito di squadra forte».
Qual è il suo sogno?
«Vincere col Milan, ci penso spesso, tutti i giorni».
I tifosi possono cambiare idea?
«Le vittorie portano fiducia a tutti. Se vinciamo con Verona e Roma e facciamo una buona Supercoppa, c’è un’altra immagine della squadra».
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Si sente a rischio?
«No, onestamente non mi sento a rischio. Si parla di cose che non si sanno. Se guardiamo i risultati, è vero. Ma io non posso arrivare qui e dire quello che non succede. Per i risultati abbiamo tanto da fare, ma sappiamo cosa fare».
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Le distanze dei primi sono solo un problema di atteggiamento?
«Non mi sembra sia un problema tattico, tecnico. Quando non abbiamo vinto, si è sempre parlato di un problema di testa. Per me è quello. In settimana ho riguardato tutti i gol che abbiamo preso».
Jimenez giocherà domani?
«Mi hanno fatto arrivare questa notizia. In questa squadra hanno già giocato Torriani, Camarda, Bartesaghi, Zeroli, Jimenez e Liberali. Poi leggo che loro sono dispersi tra Milan Futuro e Prima Squadra. Noi siamo in difficoltà ora con i giocatori. Ho detto che non avevamo infortuni, e dopo che ho parlato ne abbiamo avuti (ride, ndr). Morata ha la tonsillite. Può giocare Camarda».
Perché se la settimana è buona poi in partita si vede altro?
«È difficile cercare la risposta. La settimana è buona, l’atmosfera è buona, il pre partita è buono. Quando succede qualche episodio all’inizio della partita la squadra si condiziona. Penso che sia un problema caratteriale della squadra, che non è da oggi. Stiamo facendo di tutto per cambiarlo. I giocatori sanno questo, loro stessi ne parlano».
Lei ha trasmesso qualcosa ai tifosi umanamente?
«Non mi pongo da un’altra parte rispetto alla squadra. Le critiche ci stanno. I fischi li sento, così come i giocatori. Ma noi qui siamo tutti insieme».
È una possibilità vedere Abraham e Camarda insieme?
«Ho pensato a questa possibilità a inizio settimana. Ma con la situazione di Morata non possiamo cominciare con due attaccanti».
Nei suoi anni alla Roma aveva punti in più…
«Non possiamo fare paragoni, sono squadre e club diversi».