Da Repubblica: “Nessuno ha creduto a Fonseca. Dicono «non è entrato nella testa dei giocatori», ma varcata la soglia ha trovato stanze vuote”
Repubblica fa il ritratto di Fonseca, tecnico del Milan che non si capisce bene che rapporto abbia con società e calciatori. Dopo la Champions bacchetta i suoi per lo scarso impegno, ma in conferenza assicura che tutti hanno assimilato le sue idee. Gli chiedono della società e afferma di avere il pieno sostegno, poi la società però si vede poco. A parte Ibrahimovic si fa fatica a capire chi sia il volto della società nel club.
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Dicono Fonseca non sia entrato nella testa dei giocatore, in verità l’ha fatto e c’ha trovato stanze vuote
Scrive Gabriele Romagnoli su Repubblica:
Paulo Fonseca, sull’orlo di un personale abisso, continua a ballare fuori tempo. Vince e s’infuria con i suoi calciatori, perde o mal pareggia e li assolve. Il destino gli dà appuntamento venerdì sera a Verona, la Samarcanda del Milan, e porta con sé un panettone che potrebbe non scartare. La situazione non è né disperata né seria. Mal che vada Fonseca se ne andrà con l’ingaggio di un contratto triennale e il Milan troverà un altro capocomico.
La scelta del portoghese in estate arriva dopo un presunto casting in cui spuntano diversi nomi: Conte, De Zerbi, Lopetegui, pure Gallardo. Alla fine sarà Fonseca.
Ma “La sensazione è che nessuno abbia creduto a Fonseca. Non la società, qualunque cosa ci sia dietro la sigla e dentro le stanze, se mancano perfino le chiacchiere e il distintivo. Non i giocatori, che non hanno temuto il bastone né desiderato la carota: entrano ed escono dalla formazione titolare come da un ristorante in chiusura dove si è entrati senza avere fame. Non i tifosi, che non hanno mai sentito il palpito generato dal messia e ora lo compatiscono. Non i commentatori, che da una panchina mediatica hanno sempre avuto soluzioni meno confuse.
A Pioli non si perdonava di perdere i derby e perdere in Champions. Fonseca ha vinto il derby, ha battuto il Real e va avanti in Champions, può essergli fatal Verona? Come no. Dicono che «non è entrato nella testa dei giocatori». L’impressione è che abbia bussato, varcato la soglia e trovato altre stanze vuote, inquilini che avevano preparato il trasloco e qualche squatter rimasto per usucapione”.