Fu deriso quando disse “l’Inter ha due squadre e mezzo”. I fatti ahinoi gli stanno dando ragione. Il Napoli sta lottando contro le corazzate padane Inter e Atalanta
Gli infortuni a Kvara e Buongiorno confermano che Conte non piangeva, diceva la verità
In otto giorni Kvara e Buongiorno infortunati: li rivedremo entrambi nel 2025. Se per il georgiano l’alternativa è più che valida con Neres, su Buongiorno ci sono diverse ipotesi per sopperire alla sua grave mancanza in difesa. Questo doppio infortunio spiega bene e con precisione le parole di Conte un mesetto fa: “l’Inter ha due squadre e mezzo”. Il coach british-pugliese fu deriso per questa dichiarazione da chi oggi versa lacrime per l’emergenza in difesa.
È chiaro che bisogna intervenire sul mercato e che Rafa Marin o Olivera come centrale sono scelte di pura emergenza: a gennaio servono un centrale e anche un laterale sinistro. La rosa adattata al solo campionato può diventare corta se in pochi giorni due perni si fanno male, anche solo giocando il campionato. A proposito: se in campo ci fossero stati i titolari contro la Lazio e si fosse fatto male Buongiorno o altri quale filippica ci saremmo sorbiti?
I primi tre posti ci dicono che la Padania nerazzurra – Atalanta e Inter prima e terza – spiegano esattamente che chi fa le coppe deve avere proprio due squadre e mezzo per concorrere allo scudetto. Non è un caso che Juve, Fiorentina e Lazio hanno battute d’arresto. Solo il Napoli resiste perché impegnato nell’unico torneo stagionale, eppure ci sono dei vuoti da colmare in alcuni ruoli.
Conte sta facendo un lavoro enorme in una piazza che dibatte come se il Napoli non fosse secondo in mezzo a due corazzate e dopo la disastrosa stagione scorsa. Don Antonio ci fa stare in vetta nonostante un ambiente degno di “tafazzi”.