Conte ha preso una società a pezzi e l’ha rivoltata completamente. De Laurentiis bravo a farsi da parte. Fonseca ha mangiato il panettone ma non gliel’hanno fatto digerire
FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 18° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Il Napoli chiude il 2024 al primo posto.
Per come era cominciato l’anno, sembra un miracolo.
Ed è un miracolo.
E il miracolo ha un nome. Antonio Conte da Lecce.
Per me e per i pochi che leggono queste righe il Feroce Salentino.
Bisogna dirgli grazie senza stancarsi.
Per il coraggio che ha avuto di prendere una società a pezzi.
E rivoltarla completamente.
Bisogna dire grazie anche all’Impomatato che sorprende tutti per l’acume.
Ammette di aver sbagliato e con umiltà fa un passo indietro.
Consegna le chiavi del castello al tecnico leccese e si fa da parte.
Primo posto.
Che vuol dire tutto e anche niente.
Perché è in coabitazione con la grande sorpresa di questi anni.
Quella che gioca il calcio più bello in Italia e in Europa.
Perché il punto in più sui campioni in carica è sospeso in attesa del recupero di Firenze.
Primo posto, migliore difesa e 41 punti.
Se si continua con questa media, si chiuderà a 85 o giù di lì.
E vediamo chi farà meglio.
Visto che noi abbiamo il tecnico che non firma mai per obbiettivi minimi.
Col Venezia partita sofferta.
Lagunari organizzatissimi in difesa con uno Stankovic imbattibile. Para tutto il figlio di Dejan.
Respinge anche il rigore che Piedone – per la verità – non angola abbastanza.
La classica gara in cui il pallone non vuole entrare.
Poi, intorno al 70°, il Feroce Salentino manda al diavolo gli equilibri. Richiama Zambo e Trinità-Kvara.
Dentro Politano e Jack, quello che risolve problemi.
Centrocampo a due.
Assalto a testa bassa.
FerriBoat-Neres dalla sinistra mette in area.
La provvidenza suggerisce a Candela di ciccare l’intervento e sul rimpallo Jack ci riporta all’immagine immortale di quel 93° del 24 aprile 2023 allo Stadium.
E’ il gol del primato, quello che garantisce un buon Capodanno e che spazza via le voci di mercato sul ragazzo di Bentivoglio.
La Dea interrompe la striscia di vittorie.
Doveva succedere prima o poi.
E’ successo all’Olimpico.
Gli Aquilotti per tutto il primo tempo mettono sotto i berghaim.
Ed è una cosa che si è vista molto di rado quest’anno in Italia e in Europa.
Baroni teme molto De Kete.
Così lo affida a Gila e Romagnoli. I quali di fatto, lo cancellano dal campo totalmente.
E’ peggior prestazione del campionato per CDK.
Fra i laziali domina in mezzo al campo Nicolò Rovella.
Incredibile la crescita anche a livello di personalità di questo ragazzo. Detta legge in una zona del campo che solitamente dovrebbe essere territorio di quei due tipacci a nome De Roon ed Ederson.
Il biondo ex-Juve firma anche il delizioso assist per Dele-Bashiru.
Impazza la tifoseria che intona il coro dell’anno.
“Oooh Dele-Bashiru”, adattando le note di Rock ‘n’ Roll Robot di Alberto Camerini al nome del calciatore nigeriano, ormai idolo indiscusso delle curve celesti.
Il Gasp però non è fesso.
Legge i problemi e ancora una volta rimedia con gli ingressi di Samardzic, Zaniolo e soprattutto Brescianini.
Ultima decisiva sostituzione.
Il “quasi partenopeo” dopo una bella triangolazione offensiva con Zaniolo e Lookman firma il pareggio.
Insomma, si ferma la striscia di 11 vittorie consecutive, ma vista come si era messa la serata non gli va nemmeno così male.
Non facile nemmeno la vittoria interista a Cagliari.
Almeno per un tempo i rossoblu di Nicola impongono intensità, equilibrio e pericolosità ai campioni in carica.
Poi il calo.
Fra il gol di Bastoni e Thuram c’è spazio anche per Lautaro, peggiore in campo, che non segnava da una vita.
Beffa allo Stadium.
Cambiaso scivola e scivola con lui la Vecchia dei pareggi.
Quasi allo scadere firma il 2-2 Riccardo Sottil, questo ormai inatteso Godot, per via che fu una eterna promessa mai sbocciata.
I Sangue Oro del Fettina meritavano di vincere a San Siro e forse avrebbero dovuto approfittare dell’occasione.
Giocavano contro una squadra letteralmente allo sbando societario.
Fonseca mangia il panettone ma non gli permettono di digerirlo.
Esonerato.