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I calciatori vanno rieducati: 20 minuti decisivi sono più importanti di 90 “normali” (El Paìs)

Cinque cambi, rose numerose e calendari congestionati: è cambiato tutto. “Oggi il bravo allenatore è un negoziatore, e il campione è chi pensa i 90 minuti in frazioni”

I calciatori vanno rieducati: 20 minuti decisivi sono più importanti di 90 “normali” (El Paìs)
As Roma 02/12/2024 - campionato di calcio Serie A / Roma-Atalanta / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol Nicolo Zaniolo

I 90 minuti in campo ormai non sono più nella natura del calcio. E’ cambiato il concetto stesso di titolarità, scrive El Paìs. Una “chimera”, la definisce Natalia Arroyo. Cinque cambi, rose numerose e calendari congestionati: è cambiato tutto. “E’ tempo di negoziare”

“Ed è qui che entrano in gioco le competenze chiave per esercitare questa professione a livello d’élite: la capacità di convincere, anticipare ed essere trasparenti. La salute di uno spogliatoio solitamente si misura dalla capacità di contribuire di chi gioca meno. Accettare il ruolo assegnato, non importa quanto piccolo e frustrante, e trovare un modo per avere un impatto positivo sul gruppo. Ho chiaro che è una responsabilità condivisa tra giocatore e allenatore e che funzionerà tanto meglio quanto maggiore sarà la presenza di valori come l’umiltà o l’empatia”.

“I dati sono tanto brutali quanto è vero che, nonostante ciò, il dibattito tra titolari e sostituti continuerà a vivere. Sicuramente è infinito, per quanto sia difficile per noi del calcio rivedere le gerarchie e le inerzie dei gironi”.

El Paìs si chiede “perché 90 minuti normali valgono ancora più di 30, 20 o 15 eccezionali? Possiamo ripensare la gestione delle partite affinché funzioni per parzialità?”

“Il calcio di oggi è sempre meno continuo e sempre più frammentato e non solo per come vengono preparati e sostenuti gli allenamenti ma anche per come gestiamo il controllo e la mancanza di controllo nelle partite dal punto di vista tecnico-tattico. C’è una pausa o c’è una vertigine. C’è stabilità o c’è caos. Ci sono giocatori per entrambi? Oppure stiamo etichettando il calciatore, credendo che sia valido per uno scenario ma limitato per l’altro?”.

“Il calcio è uno sport di squadra, anche se nel mondo degli highlights a volte sembra il contrario. Speriamo di poter rieducare il giocatore affinché il suo sogno di giocare 90 minuti risponda ad essere importante anche nelle combinazioni 45+45, 60+30 o 75+15″.

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