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I tre punti del Napoli appartengono a Meret. Conte meglio al microfono che in panchina

Molto apprezzato il post-partita dell’allenatore. Non c’è spiegazione logica, tecnica, tattica in grado di giustificare il crollo degli azzurri

I tre punti del Napoli appartengono a Meret. Conte meglio al microfono che in panchina
Ci Napoli 26/05/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lecce / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Alex Meret

I tre punti del Napoli appartengono a Meret. Conte meglio al microfono che in panchina

Cesare – Caro Guido che cosa dire? Occorrerebbero due rubriche per descrivere quello che è accaduto a Genova. Una per il primo tempo una per il secondo tempo. Un Napoli davvero strepitoso quello dei primi 45 minuti che se avesse concluso il primo tempo in vantaggio di quattro con la zero non ci sarebbe stato nulla da obiettare. Lukaku che colpisce di testa la traversa al termine di una bella azione sulla fascia destra. Neres che con uno spunto fantastico pianta in mezzo metro avversario e serve sulla testa di Anguissa un magnifico pallone per il gol del vantaggio. Sempre da Neres nasce l’azione del secondo gol dal momento che egli si procura una punizione. E Rrahmani spedisce in porta il cross di Lobotka. La squadra sembrava imbattibile e tornata quella dei giorni migliori. Pressing determinato. Aperture sugli esterni con la catena di destra incontenibile. Inserimenti centrali. Tutto avveniva ad un ritmo elevato con il Genoa ridotto al ruolo di sparring partner. Insomma il Napoli sembrava definitivamente risorto da Udine. E poi… ecco lo tsunami.

Guido – E infatti la squadra torna in campo nel secondo tempo completamente trasformata in peggio. Impaurita. Esitante. Il centrocampo arretra al limite dell’area di rigore e balbetta. Invece di tentare di organizzare gioco ci si difende a palla fai tu. Anguissa dominatore del campo e di gran lunga il migliore è il fantasma di se stesso. Commette un’ingenuità sul gol del Genoa che riapre la partita. Sbaglia passaggi sanguinosi. Néres, che sembrava venuto in terra a miracol mostrare, non prende una palla, dico una. Non vince più un duello. Sembra aver perso la sua velocità. Ovviamente con una squadra che arretra come atterrita vengono fuori i limiti individuali. In particolare di Juan Jesus che aveva giocato un buon primo tempo. Fin quando cioè si trattava di fraseggiare in avvio di azione lontano dall’area. Abilità che gli va riconosciuta. Ma purtroppo il suo limite e di non avere grandi attitudini alla marcatura in area. E con una squadra schiacciata ciò veniva in evidenza. In particolare sul gol del Genoa quando invece di accorciare su Pinamonti chiudendo la linea di passaggio arretrava pavidamente verso la porta. Antonio Conte non ha avuto mezze misure nel definire pessima la prestazione azzurra nel secondo tempo. E nel ricordare che se una squadra vuole rimanere in alto “per dare fastidio “ non può esibire 45 minuti così negativi .

Cesare – E ti devo dire che ho apprezzato molto il post-partita dell’allenatore che ha chiaramente detto che il Napoli con quel secondo tempo è stato fortunato e che non sempre la fortuna ti assiste. E aggiungerei che se poi soprattutto un secondo tempo del genere lo fai con una squadra forte e diretta concorrente e non contro il Genoa, che lotta per non retrocedere, la partita non solo la pareggi ma la perdi.

Guido – si anche a me Conte è piaciuto molto nelle dichiarazioni post-partita. Per la precisione: “Sono molto soddisfatto per quanto fatto nel primo tempo. Ma la ripresa disputata a Marassi non ci deve appartenere. Avevo avvisato i calciatori di non far rientrare in partita il Genoa. Ed è proprio invece quello che è successo”. Ed ancora più inclemente “siamo stati fortunati avremmo potuto versare lacrime amare”. Dichiarazioni oneste e realistiche. Se i primi 45 minuti sono stati i più belli disputati dal Napoli quest’anno, i secondi sono stati il peggio che la squadra abbia mai messo in mostra.

Cesare – diciamo francamente i tre punti del Napoli appartengono a Meret. Che ribadendo la sua grandissima capacità di giocare tra i pali ha eseguito almeno quattro parate determinanti.

Guido – e ancora una volta si mette in luce una mancanza atroce: quella di un uomo capace di trasmettere tranquillità. Lo stesso Lobotka implacabile nell’interdizione non è stato in grado di orchestrare una manovra efficace. Sempre lento e un po’ involuto nel liberarsi del pallone. E lo scozzese, invero già un po’ nel primo tempo, non è apparso in grado di dare un contributo sensibile. Infatti così come il Napoli avrebbe potuto chiudere il primo tempo sul risultato di 4 a 0, così il Genoa, come dicevi, avrebbe potuto pareggiarla (come sostenuto dal suo allenatore) se non addirittura vincerla la gara. E questo francamente non può che essere materia da psicoterapeuta. Non essendoci alcuna spiegazione logica, tecnica, tattica in grado di giustificare il crollo degli azzurri. Per quello che vale la mia opinione Il Napoli, così come capita ai tennisti, ha avuto il braccino corto. Che è quella sindrome in base alla quale scatta una sorta di paura di vincere. Appaiono fantasmi di rimonte subite.

Cesare – ti devo dire però che secondo me la responsabilità di quel secondo tempo è comunque del tecnico e non mi convince attribuire la prestazione ai fantasmi del passato. Inoltre non mi hanno convinto i cambi secondo me tardivi per come stava andando la partita. Ma Conte sicuramente, come ha detto, prenderà tesoro da quanto accaduto e ci lavorerà su attentamente.

Guido – non si può che concludere ricordando Rossella O’Hara “domani è un altro giorno”.

Cesare – Eh si speriamo bene e soprattutto speriamo che il Napoli che ci farà passare comunque un bel Natale ci faccia passare anche un buon Capodanno.

Meret – Cesare:eccezionale ; Guido: Superman
Di Lorenzo – Cesare: sufficiente; Guido: sufficiente
Olivera – Cesare: sufficiente; Guido: buono
Rrahmani – Cesare: sufficiente ; Guido:ottimo
Juan Jesus – Cesare: discreto; Guido: modesto
Anguissa – Cesare: buono ; Guido: sufficiente
Lobotka – Cesare: sufficiente ; Guido: sufficiente
McTominay – Cesare: mediocre; Guido: modesto
Politano – Cesare: sufficiente; Guido: sufficiente
Lukaku – Cesare: sufficiente ; Guido: sufficiente
Neres – Cesare: buono; Guido: sufficiente
Spinazzola – Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Kvara – Cesare: sufficiente; Guido: buono
Simeone – Cesare: modesto; Guido: mediocre
Conte – Cesare: sufficiente ; Guido: sufficiente

 

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