La Roma esce allo scoperto e appoggia Mourinho con un anno e mezzo di ritardo per l’arbitraggio di Taylor nella finale di Europa League

Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha intervistato il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, che ha contato gli errori arbitrali che hanno finora danneggiato la squadra giallorossa. Il dirigente romanista ha calcolato 7 sviste accertate ai danni della Roma, sottolineando come il club non abbia mai voluto esasperare i toni su questo argomento.
Il punto principale per Ghisolfi non sono tanto gli errori dell’arbitro, ma il fatto che in nessun caso si sia ricorso al Var. «Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri».
Il ds giallorosso ha confermato di essere d’accordo con le parole di Conte sul Var dopo Inter-Napoli, quando il tecnico fede uno show proprio sul mancato utilizzo del Var.
In altre parole, la pensate esattamente come Antonio Conte.
«Nella sostanza, certo».
Anche nella forma: esternazione, o richiesta, pubblica.
«Non accettiamo più questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere “sanate” dalla tecnologia. Volgiamo giocare il calcio del nostro tempo, non quello della soggettività assoluta, e riteniamo che il protocollo debba essere aggiornato e reso inattaccabile»
Anche voi, come Conte, volete cancellare alla fonte retropensieri del terzo tipo, se ho ben capito.
«Vedi, è assai probabile che anche in questa stagione l’Italia possa avere cinque posti in Champions e, al netto degli errori commessi dalla squadra, un diverso trattamento avrebbe inciso in una forma meno impattante sulla classifica. Ti porto un esempio che i romanisti non hanno mai dimenticato: cosa sarebbe successo alla Roma e alle casse del club se l’arbitro Taylor avesse accordato quel rigore solare per fallo di mano di Fernando? Quell’errore ha cambiato la nostra storia e il nostro presente».
Vi siete svegliati adesso? Spero che Mourinho non legga questa intervista, sennò gli viene uno stranguglione: fu lui il primo a lamentare il mancato sostegno della società, quel giorno. E si beccò anche una bella squalifica.
«Se a Budapest si fosse giocato ieri la reazione della proprietà sarebbe stata ben diversa proprio perché col tempo ha maturato la consapevolezza che il silenzio, la misura e l’eleganza non sempre paghino. Senza quell’eroe al Roma avrebbe probabilmente un titolo europeo in più, e sarebbe stata la prima Europa League della sua storia, avrebbe disputato la finale di Supercoppa Europea e, soprattuto, sarebbe tornata in Champions, con introiti economici senza dubbio superiori rispetto a quelli garantiti dall’Europa League»
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Sei proprio convinto che Lukaku dovesse essere espulso?
«Convintissimo. Giallo il primo fallo su Celik e rosso diretto, non secondo giallo, su Svilar».