Il Milan non punisce nessuno. Dopo la Stella Rossa, il tecnico riprova la “cura Leao”. Ieri Ibra ha ribadito al gruppo la fiducia al portoghese
Fonseca, tecnico del Milan, ha sganciato la bomba. E l’ha fatto in Champions, dopo una vittoria per 2-1 contro la Stella Rossa. Dopo i tre punti, avrebbe potuto “risolvere” tutto internamente e invece ai microfoni di Sky ha detto, in poche parole, “c’è chi non si impegna“. La Gazzetta scrive che il Milan è dalla parte dell’allenatore, ieri Ibrahimovic a Milanello ha ribadito al gruppo la fiducia verso il tecnico.
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Fonseca non parla a vanvera, il Milan non punisce nessuno
Scrive la Gazzetta dello Sport:
Paulo Fonseca non è tipo da parlare a vanvera. Così, allo sfogo successivo alla vittoria contro la Stella Rossa in Champions, il tecnico del Milan farà subito seguire in campionato decisioni forti, avallate dalla società, non a caso rappresentata ieri a Milanello dal senior advisor di RedBird, Zlatan Ibrahimovic. In soldoni: Theo Hernandez in panchina domani contro il Genoa.
E le frasi pronunciate mercoledì sera nel post gara con i serbi, seppur senza menzionare direttamente Theo o altri calciatori della rosa, evidenziano quella che è la madre di tutti i problemi. «Io lavoro tutti i giorni per dare il meglio, altri nella squadra no». Le frasi di Fonseca, però, alimentano la speranza degli altri giovani talentini rossoneri.
«Se ci sarà bisogno di portare i ragazzi della Primavera o di Milan Futuro, lo farò». C’è da credergli. Camarda & Co. Parole che sono piaciute a buona parte dei tifosi. Anche perché arrivate una manciata di minuti dopo che un ragazzino di 16 anni aveva contribuito alla fondamentale vittoria rossonera in Champions. Parliamo naturalmente di Francesco Camarda, il volto del Milan del futuro che potrebbe prendersi il presente molto prima del previsto.
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La società sta con Fonseca e anche ieri Ibra ha ribadito l’incondizionata fiducia dei vertici al tecnico portoghese. Zlatan – al solito quando fa visita a Milanello – ha parlato pure con la squadra, ma senza veri e propri colloqui individuali ad hoc. Nell’idea della dirigenza, non ci sono provvedimenti punitivi da prendere verso l’uno o l’altro. Piuttosto, la speranza è che il tecnico trovi la chiave per motivare chi a suo giudizio non sta dando il massimo.