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Il Napoli saluta la Coppa Italia. Dubitiamo che Conte ne faccia un dramma

La Lazio domina e vince 3-1. Il tecnico schiera la squadra B che ha certamente deluso (tranne Simeone) ma forse ha reso l’idea della forza della rosa

Il Napoli saluta la Coppa Italia. Dubitiamo che Conte ne faccia un dramma
Dc Roma 05/12/2024 - Coppa Italia / Lazio-Napoli / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: esultanza gol Tijjani Noslin

Con undici Simeone forse sarebbe andata diversamente. Maluccio la fase difensiva del Napoli B.

Quando perde 3-1 e i tuoi avversari sbagliano anche un rigore, c’è poco da aggiungere. Il Napoli perde 3-1 contro la Lazio e saluta la Coppa Italia. Non è un dramma, almeno per noi. Anche dopo la sconfitta, condividiamo totalmente la decisione di Conte di giocarsi l’ottavo di finale con la squadra B (almeno fino al minuto 72 quando ci sono state le prime tre sostituzioni). Scelta condivisibile  per vari motivi. Il più importante, a nostro avviso, è che la rosa del Napoli è buona ma non eccezionale, inferiore ad altre squadre. Conte probabilmente sente di poter affidamento su (diciamo) 14 calciatori di movimento. Insomma non ha due squadre e tre quarti come Marotta. E il campionato è lungo. Sa, e lo ha detto anche l’altro giorno in conferenza («siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni), che in caso di infortuni sarebbero dolori. Il Napoli è certamente in corsa per i primi quattro posti e poi al momento – essendo primo in classifica – anche per lo scudetto.

Detto questo, la partita è stata quasi a senso unico. E un po’ di delusione c’è. Almeno noi ci saremo aspettati altra garra da quelli che un tempo venivano allegramente definiti riserve. Ma probabilmente non è solo questione di garra. È questione di affiatamento, di qualità individuale. O ne hai, o non ne hai. Simeone ne aveva, è indubbio. Ha segnato il gol del pareggio e si è battuto come se avesse il fuoco addosso. Non è bastato.

Il Napoli ha sofferto maledettamente sulla propria fascia destra. Lungo quel corridoio è nato anche il rigore che Caprile prima ha provocato e poi però ha parato su Zaccagni. Dopodiché si è scatenato Noslin che ha segnato tre reti. Due nel primo tempo e una nella ripresa. In tutte e tre le occasioni la fase difensiva è stata tutt’altro che inappuntabile. Un paio di errori sono toccati a Raspadori che continua a essere in cerca di un ruolo. Anche Conte lo ha provato in posizione più arretrata e l’esperimento possiamo serenamente definirlo fallito. Simeone ha segnato il gol del momentaneo 1-1. Una fiammata d’orgoglio che si è rivelata illusoria.

Adesso il Napoli ha solo il campionato. Con questa rosa è certamente la condizione ideale. Anche se ora Conte dovrà motivare quelli che giocano meno e tenerli comunque sulla corda. È il suo lavoro.

Il Napoli esce dalla Coppa Italia. Diciamo che è stato un rischio ampiamente previsto. Qualcuno obietterà che la Lazio sta disputando un ottimo campionato, un’eccellente Europa League ed è nei quarti di Coppa Italia. La risposta, però, non bisogna darla adesso. Aspettiamo marzo-aprile. Nel frattempo domenica si torna al campionato: ancora Lazio ma al Maradona.

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