Il Giornale titola: “Il rumore dei nemici”: “Conte non perde occasione per invidiargli l’organico (lo stesso che lui gli lasciò, andandosene nel 2021)”
Inzaghi ce l’aveva con Conte? «Ho sentito molte cose su di noi, ma ascoltiamo poco e pedaliamo»
Il rumore dei nemici, titola Il Giornale dopo la roboante vittoria dell’Inter per 6-0 sulla Lazio. Ed eccola là l’ossessione interista per Conte, una vera e propria malattia che non va via neanche con le vittorie. Un po’ come quella dei napoletani per la Juventus.
Scrive Il Giornale con Gianni Visnadi:
È vero che quest’anno ha perso il derby dopo averne vinti 6 di fila, ma quella resta l’unica sconfitta del campionato, poi 8 vittorie e 2 pareggi. È vero che quello di Roma è solo il secondo scontro diretto vinto quest’anno, ma sommando ai 6 gol di lunedì i 4 rifilati in agosto all’Atalanta, la fotografia è di superiorità netta. È vero che Lautaro non fa gol come l’anno scorso, ma con i 6 segnati a Roma, quello nerazzurro è ugualmente l’attacco migliore del campionato ed è persino banale chiedersi cosa accadrà quando anche il capitano tornerà a segnare (ultimo gol, ormai il 3 novembre), perché tutti sanno che prima o poi accadrà anche questo.
Inzaghi e Conte che non perde occasione per invidiargli l’organico
«Tanta gente aspettava che inciampassimo e purtroppo col Bayer è successo. Ho sentito molte cose su di noi, ma per fortuna i miei giocatori sono come me: ascoltiamo poco e pedaliamo»: interpretazione libera sul bersaglio delle parole post Lazio pronunciate da Inzaghi. Ce l’aveva con i talk in tv? Con le critiche social? Con Conte che non perde occasione per invidiargli l’organico (peraltro lo stesso che lui in qualche modo gli lasciò, andandosene nel 2021)? Inzaghi non chiarisce e prova a non lasciare nulla per strada.