ilNapolista

La Juventus non è una grande squadra. Thiago Motta, basta risposte vaghe. Firmato Tuttosport

Il quotidiano si conferma il più intellettualmente onesto sul progetto bianconero. Thiago ha giocato nel Barcellona, nel Psg, sa cosa sono le grandi squadre

La Juventus non è una grande squadra. Thiago Motta, basta risposte vaghe. Firmato Tuttosport
Db Torino 30/10/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Parma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Thiago Motta

La Juventus e la pareggite. Tuttosport titola: “Ma che Juve è?”

Tuttosport si conferma il quotidiano intellettualmente più onesto sulla Juventus del nuovo corso.

All’indomani del 2-2 con la Fiorentina scrive il direttore Guido Vaciago:

No, la partita più importante non è la prossima. Thiago Motta, ci scuserà se dissentiamo e ragioniamo invece sulle prime ventiquattro fin quei giocate. Perché non ci stiamo capendo molto e la sgusciante vaghezza di certe sue risposte lascia intatti molti dubbi, inevase alcune domande, ma soprattutto fa crescere una preoccupante convinzione: questa Juventus non è una grande squadra. All’undicesimo pareggio in diciotto partite, la patente da grande te la sospendono e non per una novità del nuovo codice della strada, ma per la stupidità di alcuni degli undici pari e per il fatto che almeno sette erano del tutto evitabili e una grande squadra ne avrebbe trasformati almeno cinque in vittorie.

Una grande squadra, per esempio, chiude con il colpo di grazia le partite come quella contro la Fiorentina; oppure le controlla sul
serio, senza strafalcioni difensivi e regali agli avversari. È questa, infatti, la caratteristica che più concretamente separa le grandi squadre dalle buone squadre. E la Juventus, oggi, sembra proprio una buona squadra. Niente di meno e niente di più. Una buona squadra, non una grande. Una grande squadra, infatti, non ha la fragilità che la Juventus mostra da ottobre in poi. 

E ancora:

La Juventus è sempre sul filo, raramente ha dato l’impressione di avere in pugno la partita e di non farsela sfuggire, anzi si ha sempre la sensazione che possa succedere qualcosa, che uno scivolone, reale o metaforico che sia, possa compromettere lo sforzo compiuto fino a quel momento. E di sforzo si tratta, perché la Juventus fa dannatamente fatica nello sfruttare tutta la qualità tecnica di cui è dotata, come un’automobile sportiva che non riesce a mettere a terra i suoi cavalli. Tutto questo inizia a essere un problema, perché se non è obbligata a vincere lo scudetto, la Juventus è comunque obbligata a ragionare e comportarsi da grande squadra. […]

Un’altra manciata di pareggi porterebbe, dopo il Benfica, a ragionare più seriamente sulla reale dimensione della Juventus, che può ancora diventare grande, ma deve mettersi a fare la grande. E non è necessario che qualcuno spieghi cosa significhi “fare la grande” a Thiago Motta, uno che ha giocato nel Barcellona, nell’Inter di Mourinho e nel Paris Saint Germain. Piuttosto lui deve spiegarlo ai suoi giocatori”.

ilnapolista © riproduzione riservata