Il Napoli c’è: ancora un marcatore diverso, ancora una volta con la porta inviolata. Senza Buongiorno e con un bomber in saldi.
Stankovic in versione zia invitata ai giochi di Natale (perché poverina sta sempre sola) e vince a Tombola, a sinco, a sette e mezzo. Lukaku è ‘o nonno che l’ha invitata…
Pronti via e Amiiiir stava per farlo bellissimo. Collezioniamo calci d’angolo che offriamo, come sempre, ai difensori e ai parcheggiatori.
Il Venezia esiste. Da un’azione di evidente fuorigioco nasce un miracolo di Meret di piede. Alex è Magno; il guardalinee un manichino stordito.
Mati Olivera sfonda il muro. Parata del loro difensore, rigore. Stankovic lo para.
Fine primo tempo.
Ripresa con l’ansia sulle spalle. Non si può non vincere con questo Venezia. Lukaku si porta tutti appresso ma Stankovic para ancora e la manda sul palo.
Lukaku ignora GioGio
La ciorta è una calamita: Lukaku il frigorifero. Ufficiale.
David Neres, ossia il diavolo di Mergellina, a destra, a sinistra, al centro, serve l’ennesimo assist in area su cui si avventa il pianista dei prati, Jack Raspadori, che non segna mai gol banali. Uno a zero (al 23esimo tiro tentato)
Loro ci provano ma è Lukaku a sprecare il raddoppio. Big Rom ignora GioGio e non la chiudiamo.
Contismo: Cazzimma e Rivoluzione. Vittoria di misura ma poteva essere una tranquilla goleada. Il Napoli c’è: ancora un marcatore diverso, ancora una volta con la porta inviolata. Senza Buongiorno e con un bomber in saldi. La Primavera è lontana ma chi ama non teme; chi ama guarda questa squadra giocare abbracciato ai sogni.
Buon Anno,
Il 2024 ha ritrovato, alla fine, la strada smarrita.