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La Fiorentina senza Italiano vola: batte il Cagliari, ottava vittoria consecutiva

Batte 1-0 il Cagliari anche con Kean in panchina. Una sola sconfitta in campionato. È terza in classifica a pari punti con l’Inter

La Fiorentina senza Italiano vola: batte il Cagliari, ottava vittoria consecutiva
Mp Bagno a Ripoli (FI) 19/07/2024 - amichevole / Fiorentina-Reggiana / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Raffaele Palladino

La Fiorentina senza Italiano vola: batte il Cagliari, ottava vittoria consecutiva.

La Fiorentina batte il Cagliari 1-0 ed è l’ottava vittoria consecutiva in Serie A. Sono nove le vittorie nelle ultime dieci partite di campionato. Una sola sconfitta. I viola hanno superato una dopo l’altra Milan, Lecce, Roma, Genoa, Torino, Verona, Como e oggi Cagliari. La Fiorentina sale a 31 punti che oggi valgono il terzo posto in classifica insieme con l’Inter. Le due squadre devono recuperare la partita interrotta per quel che è accaduto a Bove domenica scorsa.

Palladino sta compiendo un’impresa. Oggi ha battuto il Cagliari e si è preso il lusso di parcheggiare in panchina Moise Kean che è terzo nella classifica marcatori con nove gol. La rete decisiva è stata segnata da Cataldi. Anche Colpani e Gudmundsson oggi sono partiti dalla panchina. Nel cambio in panchina tra Italiano e Palladino, fin qui i viola hanno fatto un consistente salto in avanti nonostante le due finali europee consecutive (entrambe perdute).

Palladino come Spalletti: «Dormo al Viola Park. Non voglio perdere neanche un minuto per la Fiorentina»

Repubblica intervista Raffele Palladino. La sua Fiorentina è a un solo punto dal Napoli capolista. A 40 anni il secondo allenatore più giovane della Serie A dopo Fabregas del Como ed è già alla sua terza stagione.

Quando ha imparato l’arte dell’equilibrio?
«Da calciatore. Non leggevo le critiche, evitavo i complimenti. Adesso sbircio la rassegna stampa ma con l’esperienza gestisco meglio le emozioni. L’equilibrio la mia forza e lo trasmetto alla squadra che riflette l’animo dell’allenatore».

Kean l’ha voluto lei?
«Sì e la società mi ha subito assecondato. Mi sento un fratello maggiore per Moise. Il primo che ho chiamato a Firenze. Non veniva da anni importanti, ma abbiamo creduto nel ragazzo e nel calciatore. Può fare un grande campionato ma
deve stare sempre bene fisicamente. La sua fame e la voglia di andare a far gol all’ultimo secondo col Verona sono il
manifesto di quello che sta facendo. Ha una grande mentalità, non deve mai farsi condizionare da niente e qualora si distraesse lo capirei subito. una mia qualità: lo noto subito, da chi abbassa la testa in allenamento».

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Dove vive a Firenze?
«Al Viola Park, dormo qui. Non voglio perdere neanche un minuto della mia giornata per la Fiorentina. Tanti mi dicono che sono pazzo e che dovrei staccare ma non ci riesco. Mi sono appassionato a Xabi Alonso, che vive il calcio in modo totale»,

Che pensa di Ranieri alla Roma?
«L’ho avuto alla Juventus come allenatore. È pragmatico, capisce le dinamiche interne al gruppo, sa gestire i campioni. Roma casa sua, sono sicuro che farà bene e gli faccio un grande in bocca al lupo».

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