L’obiettivo è il quarto posto però due scontri diretti persi in casa, seppur in maniera diversa, fanno riflettere
La Lazio fa il Napoli, pesca il numero e fa Tombola
La Lazio fa il Napoli, pesca il numero e fa Tombola. Noi giochiamo a sette mezzo senza trovare mai la matta.
Pronti via e sembriamo carichi. Siamo un’altra squadra rispetto a giovedì. McTom subito pericoloso.
Partita equilibrata. Kvara picchiato sistematicamente. Meret si supera. Colombo pare il nonno quando deve trovare il numero sulla cartella. A tentoni (per entrambe le casacche).
Punizione di Kvicha che avrebbe fatto crollare il Maradona e mezza Napoli fuori di un nulla.
Fine primo tempo.
Ripresa più o meno uguale. Bashiru prende una traversa clamorosa. Zambo colpisce un palo sull’unico corner non regalato ai parcheggiatori. Nel mezzo, non si lascia una vantaggio chiaro a Politano per ammonire sbagliando Castellanos. Azz questo è pure internazionale?
Loro un po’ ci provano, un po’ si sdraiano a ripetizione. Baroni azzecca i cambi, noi non li facciamo anzi mettiamo Neres che a capa sotto perde palla da cui parte l’assist di Noslin per Isaksen. Incredibile zero a uno al tramonto.
Conte capisce che non è lui stavolta a speculare su mezzo tiro e smuove le acque. Gilmour entra bene, Raspadori già con il pandoro in mano. Assalto finale auspicato mai visto. Ha toccato più palloni Meret che Lukaku.
Brutta sconfitta. L’obiettivo è il quarto posto ed è ampiamente dichiarato ed è ovviamente lo scudo dietro quale rifugiarsi. Però due scontri diretti persi in casa, seppur in maniera diversa, fanno riflettere. Il Napoli non crea occasioni, aspetta l’occasione ma i Black Friday non sono quotidiani.